Associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di droga, danneggiamento, reati in materia di armi, tentato omicidio, tutti aggravati dalle finalità mafiose. Sono i reati di cui devono rispondere le cinquanta persone arrestate oggi dalle Squadre Mobili delle Questure di Bari e Foggia nell’ambito dell’operazione Ares. Le ordinanze sono state emesse dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della stessa città.
I poliziotti pugliesi hanno chiesto la collaborazione anche a colleghi di altre città del centro-sud Italia. Tra questi quelli della Mobile ascolana che all’alba ha fatto scattare le manette ai polsi del 58enne L.D.G., nativo di Frattamaggiore (Foggia) ma da alcuni anni residente nell’Ascolano e titolare a Centobuchi di una ditta di autodemolizioni. Il secondo arresto è avvenuto a Grottammare. In questo caso si tratta di G.L., 56 anni, originario di Torre Annunziata (Napoli), implicato nella transazione di un grosso quantitativo di droga destinato al clan mafioso camorristico “Nardino”. A Grottammare vive la figlia, e i poliziotti ascolani sono andati a colpo sicuro trovandolo lì, dove credeva di essere al sicuro. Entrambi sono stati trasferiti nel carcere ascolano del Marino.
Maxi blitz contro la mafia foggiana, arresti anche nel Piceno
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati