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L’Ascoli già salvo
perde 3-0 col Chievo
e chiude al quintultimo posto

SERIE B - Al "Bentegodi" Sottil dà spazio alle seconde linee che però deludono e per i gialloblù dell'ex Aglietti non è impresa impossibile andare in gol. Il Pordenone batte il Cosenza condannandolo alla retrocessione diretta, e i playout non si giocano per il vantaggio dei bianconeri sui calabresi
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Brosco e Obi, i due capitani, allo scambio dei gagliardetti

di Andrea Ferretti

Dopo sei risultati utili consecutivi (cinque vittorie) l’Ascoli perde. Lo fa, da squadra già salva, a Verona col Chievo dell’ex Aglietti. Una “scampagnata” che, visto come è andata, forse si poteva evitare.

Il Pordenone batte il Cosenza condannandolo alla retrocessione diretta. I playout non si giocano per il vantaggio di 9 punti dei bianconeri sui calabresi.

Come era nelle previsioni, l’Ascoli si presenta al “Bentegodi” con molte seconde linee. Rispetto alla squadra che ha battuto il Cittadella al “Del Duca”, in difesa c’è solo Brosco. Gli altri sono Sarr (per Leali), Corbo (per Pucino), Quaranta (per Avlonitis) e D’Orazio (per Kragl). A centrocampo il “sopravvissuto” è Caligara, con Eramo e Danzi dal primo minuto per Saric e Buchel. Mosti fa il vice Sabiri dietro le punte Bajic e Simeri schierato al posto di Dionisi.

La gara inizia su ritmi da partitella del giovedì. Unica emozione l’infortunio di Renzetti che abbandona al minuto 9. Poi il Chievo si accende e al 19′ va in gol con Canotto che infila Sarr con un colpo di testa. Il portiere non arriva sul pallone e, nella stessa azione, pochi secondi prima non aveva agguantato un traversone. La responsabilità dell’1-0, insomma, è tutta sua anche se nell’occasione i difensori sono fermi.

L’Ascoli cerca di svegliarsi, anche per le urla di Sottil che rimbombano nello stadio vuoto. Al 36′ arriva infatti la conclusione da fuori di Simeri deviata in angolo da un difensore. E dopo due minuti il missile mancino di Danzi da venti metri che esce fuori di poco facendo correre un brivido a Semper.

Si va al riposo con il Chievo che certifica il vantaggio al 42′, quando Sarr con un piede è bravo a respingere la bordata di Rigione arrivato negli ultimi sedici metri.

Nessuna staffetta all’intervallo. In campo le squadre sono le stesse. Al 5′ Semper devia in angolo il sinistro di Bajic che gli si presenta davanti da posizione defilata.

L’uscita a vuoto di Sarr e il primo gol del Chievo

Ad andare in gol al 12′ è invece di nuovo il Chievo, e ancora con Canotto il cui diagonale mancino si infila all’angolino dove Sarr non può arrivare dopo che la palla è passata sotto le gambe di Brosco.

A questo punto Sottil capisce che il tempo dei “premi” è finito, e al 14′ ridisegna la squadra dando respiro a Brosco (ecco Pucino), con Corbo che va a fare il centrale, e cambiando pure Simeri e Caligara con Dionisi e Bidaoui. La squadra comincia a giocare ma questo era ovvio.

Le squadre si allungano, l’Ascoli ci prova senza rendersi pericoloso ma esponendosi alle ripartenze gialloblù. Al 32′, infatti, Sarr si riscatta uscendo senza paura su Canotto che sta per firmare il tris.

Poi al 35′ Canotto supera Quaranta e mette in mezzo per Garritano che anticipa Corbo e, quasi sulla linea di porta, mette in rete il 3-0.

La stagione è finita, ma resta un mistero. L’ingaggio di Cacciatore, l’esperto difensore che non è stato impiegato neppure a Verona. Di lui si ricorda solo una decina di minuti finali in Ascoli-Monza.

CHIEVO (4-4-2): Semper: Bertagnoli, Vaisanen, Rigione, Renzetti (9’pt Cotali); Garritano, Viviani, Obi (39’st Zuelli), Di Gaudio (23’st Mogos); Fabbro, Canotto (39’st Margiotta). A disposizione: Seculin, Gigliotti, Pavlev, Leverbe, Palmiero, Giaccherini, Vignato, Djordjevic, Allenatore: Aglietti.

ASCOLI (4-3-1-2): Sarr; Corbo, Brosco (14’st Pucino), Quaranta, D’Orazio; Eramo, Danzi, Caligara (14’st Bidaoui); Mosti (25’st Kragl); Bajic (25’st Charpentier), Simeri (14’st Dionisi). A disposizione: Leali, Venditti, Cacciatore, Buchel, Sabiri, Parigini, Cangiano. Allenatore: Sottil.

Arbitro: Di Martino di Teramo (assistenti Mastrodonato di Molfetta e Margani di Latina, quarto ufficiale Ros di  Pordenone).

Reti: 19’pt e 12’st Canotto, 35’st Garritano.

Note: ammoniti Danzi (A), Viviani (C), Cotali (C) per gioco falloso, Eramo (A) per fallo di mano. Angoli 9-5 per l’Ascoli. Recupero 2’+3′.

Serie B: Salernitana con l’Empoli in A, Spal fuori dai playoff, niente playout

 

Tifosi dell’Ascoli in lutto per la morte di Domenico Iena che si è spento oggi ad Ascoli. Il funerale domani, martedì 11 maggio, alle ore 15 nella chiesa di San Pietro Martire


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