di Andrea Ferretti
Sottil conferma la squadra che ha battuto il Vicenza. Al pronti e via gli undici sono gli stessi. Compreso Iliev tornato dalla Nazionale e preferito a Bidaoui che poteva essere l’alternativa. E compreso Maistro confermato mezzala. Per Botteghin è la partita numero 500 tra i professionisti: tutte in Olanda tranne le ultime dodici bianconere.
Si gioca nella nebbia col pallone giallo, ma la visibilità è abbastanza buona e il timore di un rinvio è scongiurato. Il Pordenone di Tedino, terzo allenatore stagionale dei friulani, dopo pochi minuti perde il centrale difensivo Sabbione, al suo posto Barison, un ex che giocò nell’Ascoli promosso in B nel 2015.
Mezzora esatta di sbadigli ed errori di misura da ambo le parti, poi ad accendersi è l’Ascoli con Maistro che trova l’imbucata perfetta per Sabiri che scarica un estro potente da dentro l’area. Persian respinge come può, poi l’azione sfuma perchè il primo ad arrive sulla palla davanti alla porta vuota è un difensore di casa.
Al 38′ Picchio due volte vicinissimo al gol in pochi secondi. Prima ci prova Dionisi con un destro a giro destinato all’incrocio che il portiere riesce a intercettare e poi con il palo che nega la gioia del gol ai 123 tifosi giunti da Ascoli. Subito dopo sulla conclusione di D’Orazio, Iliev prova a beffare il portiere di tacco e ci riesce ma il palo gli strozza l’urlo del gol in gola,
l gol è nell’aria e infatti arriva al 41′ con la perfetta inzuccata di Salvi che sull’angolo di Maistro ruba il tempo a tutti e infila Perisan all’angolino. Per il terzino è una bella soddisfazione, una gioia che rimedia alla sfortuna (un palo e un gol annullato dal Var) che si era accanita su di lui contro il Vicenza.
Nella ripresa, al 10′, i primi cambi. Sono del Pordenone e in campo si rivede Ciciretti, altro ex bianconero. Poi è la volta di Sottil che al 15′ chiama in campo Caligara per Maistro.
Al 20′ Iliev pesca Dionisi davanti alla porta, ma il capitano si attarda e non succede niente. Poi scocca l’ora di Baschirotto e Bidaoui per Salvi e Dionisi.
Al 32′ il Pordenone rischia di pareggiare con un cross di Folorunsho che si trasforma in una insidiosa palla ricacciata da Leali dall’angolino dove era destinata.
Sottil si gioca le ultime due carte con Collocolo e Quaranta e l’Ascoli chiude così con la difesa a cinque. Il sinistro di Iliev al 41′, deviato in angolo da Perisan, e Collocolo che al 46 ‘ per un soffio non arriva a calciare un rigore da fermo certificano i tre punti.
PORDENONE (4-3-3): Perisan; Valietti (10’st Tsadjout e 37’st Sylla), Sabbione (9’pt Barison), Camporese, Falasco; Magnino, Pasa, Zammarini (37’st Pinato); Cambiaghi, Pellegrini (10’st Ciciretti), Folorunsho. A disposizione: Bindi, Fasalino, Bassoli, Perri, Stefani, Onisa, Petriccione. Allenatore: Tedino
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Salvi (28’st Baschirotto), Botteghin, Avlonitis, D’Orazio; Saric (38’st Quaranta), Buchel, Maistro (15’st Caligara); Sabiri (38’st Collocolo); Iliev, Dionisi (28’st Bidaoui). A disposizione: Guarna, Bolletta, Tavcar, Felicioli, Eramo, De Paoli, Petrelli. Allenatore: Sottil
Arbitro: Santoro di Messina (assistenti Rossi di La Spezia e Schirru di Nichelino, quarto ufficiale Rinaldi di Bassano del Grappa, Var Massimi di Termoli, Avar Pagnotta di Nocera Inferiore)
Rete: 41’pt Salvi
Note: ammoniti Salvi (A), Avlonitis (A), Barison (P), Iliev (A), Falasco (P), Caligara (A) tutti per gioco falloso. Angoli 6-5 per l’Ascoli. Recupero 3’+5′
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