di Alberto Bignami
(foto di Giusy Marinelli)
E’ stato convalidato oggi pomeriggio, lunedì 16 ottobre, il fermo del 55enne Franco Panariello, l’omicida di Cerreto d’Esi (Ancona) che nella notte tra venerdì e sabato scorsi ha ucciso la moglie 53enne, Concetta Marruocco, infermiera che lavorava all’ospedale di Matelica (Macerata).
Il gip del Tribunale di Ancona, Sonia Piermartini, ha confermato la misura di custodia in carcere Panariello, alla presenza del suo legale Ruggero Benvenuto, è stato ascoltato in un’aula dove è arrivato scortato dalla Polizia Penitenziaria.
Durante l’interrogatorio, durato quaranta minuti, ha dichiarato di aver fatto presente che il braccialetto «qualche volta non funzionava» per poi aggiungere anche un «perché non ci ascoltate?», facendo riferimento probabilmente al cosiddetto “protocollo Zeus”, un programma di sostegno psicologico dedicato a quelle persone che hanno ricevuto un ammonimento da parte del questore per casi di stalking. L’uomo, infatti, aveva in corso un processo per violenza e maltrattamenti nei confronti proprio di Concetta.
Nel frattempo, all’obitorio dell’ospedale di Torrette si è svolto l’esame autoptico sul corpo di Concetta affidato al medico legale Francesco Busardò. E’ emerso che sono state 40 le coltellate inferte. Molte sono di striscio sul braccio e altre sulla coscia. La maggior parte sul fianco sinistro e sul braccio sinistro, quest’ultimo usato dalla donna probabilmente per cercare di difendersi dalla furia del 55enne.
Panariello si trova nel carcere anconetano di Montacuto in isolamento. L’ipotesi di reato è omicidio volontario pluriaggravato di futili motivi, dal vincolo di parentela, dalla presenza della figlia minore, alla violazione del divieto di avvicinamento e dalla premeditazione per aver portato con sé l’arma.
Ora la Procura, con il sostituto procuratore Paolo Gubinelli, valuta anche l’aggravante dei precedenti maltrattamenti poiché il 55enne era pure sotto processo per violenze e lesioni nei confronti della donna.
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