Movida, il Sap lancia l’allarme: «Servono regole chiare, nei weekend stop agli alcolici dopo le due»

SAN BENEDETTO - Dopo un inverno segnato da gravi episodi di violenza, il sindacato chiede al prefetto misure concrete contro il degrado notturno: orari certi per i locali, stop alla vendita di alcolici fino all’alba e più sicurezza per operatori e cittadini
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«Ci apprestiamo a vivere una nuova stagione estiva dopo un inverno che definire turbolento è forse persino riduttivo».

 

Con queste parole il segretario provinciale del Sap, Massimiliano d’Eramo, ha aperto una dura presa di posizione rivolta alle istituzioni, chiedendo interventi urgenti e incisivi per fronteggiare i crescenti episodi di violenza legati alla movida notturna.

Movida a San Benedetto

 

D’Eramo ha ricordato i fatti drammatici che hanno segnato i mesi scorsi: l’omicidio di un giovane di 24 anni e la brutale aggressione a una poliziotta, ferita gravemente all’interno del commissariato rivierasco. Episodi che, secondo il sindacato, impongono un cambio di passo immediato.

 

Pur accogliendo con favore l’arrivo di una decina di nuovi agenti al commissariato di San Benedetto del Tronto, il Sap sottolinea che «non è sufficiente». «La gestione della movida – afferma d’Eramo – richiede regole severe e orari certi per i locali, molti dei quali restano aperti fino alle 5 o 6 del mattino, generando situazioni di disordine, degrado e illegalità».

Massimiliano D’Eramo

 

Il sindacato ha rivolto un appello diretto al prefetto, chiedendo anche il divieto di vendita di alcolici oltre l’una nei giorni feriali e le 2 nei weekend, misura già adottata in alcuni comuni del litorale abruzzese. «Non possiamo più tollerare la somministrazione di alcol a persone visibilmente alterate. La responsabilità dei gestori deve essere reale e sanzionabile».

 

Il Sap chiede infine un impegno condiviso tra istituzioni, politica, forze dell’ordine e cittadini. «Gli operatori in divisa – conclude d’Eramo – hanno diritto a strumenti concreti e a politiche risolutive. È tempo di decisioni forti, per garantire un ambiente civile e sicuro per tutti».


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