Il tribunale di Ascoli
Una perizia psichiatrica, un’aggressione violenta e una richiesta di condanna pesante: si è acceso il confronto giudiziario sul caso di tentato omicidio avvenuto ad Amandola nel luglio scorso, approdato oggi all’udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Ascoli, Barbara Caponetti.
L’imputato, che ha scelto il rito abbreviato condizionato all’esito di una perizia psichiatrica, è stato dichiarato pienamente capace di intendere e volere dalla perita Ida De Lauretis. Un punto centrale del processo, che ha dato slancio alla requisitoria del pm Cinzia Piccioni, la quale ha chiesto una condanna a 6 anni e 10 mesi di reclusione.
Il procedimento è stato aggiornato a venerdì prossimo per le repliche delle parti. L’imputato è difeso dagli avvocati Massimo Comini e Olindo Dionisi, mentre la parte civile è rappresentata dall’avvocato Emiliano Carnevali.
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