Kevin Angelini, il fratello del gestore Michael ci ha accolto da dietro il bancone del Tama Caffè con tavolini disposti più largamente ed un percorso segnaletico da rispettare.
«Il lavoro al bar è diventato difficile: dovessi fare una stima, credo che non siamo neanche alla metà del lavoro di prima.
Per fortuna noi produciamo caffè, e questo ci ha dato una grossa mano».
Gli abbiamo chiesto come funziona.
«Abbiamo una tostatrice da 10 chili di caffè per tostare chicchi che ci arrivano da diverse parti del mondo, soprattutto dal Sud America.
Si creano diverse miscele, una per ogni tipo di caffè, e poi una miscela finale dove si mischia tutto ciò che è stato ottenuto prima».
Il caffè lo abbiamo assaggiato: ad onor del vero, non era niente male.
FOTOGALLERY DI ANDREA VAGNONI
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