di Salvatore Mastropietro
La sconfitta di ieri contro il Pisa, gara presentata alla vigilia come quella assolutamente da vincere, ha fatto ripiombare l’ambiente Ascoli nel solito clima negativo, che prima del ciclo di partite delle ultime settimane sembrava solo un brutto – per quanto non lontano – ricordo. Della prestazione di ieri, in effetti, da salvare non c’è praticamente nulla, se non il solito Leali che ha persino evitato un passivo più pesante nella ripresa. Se per i ko contro Reggiana e Salernitana si poteva cercare qualche giustificazione, quello di ieri lascia ben poche attenuanti ad una squadra ora distante ben sette lunghezze dall’ultimo posto utile per la salvezza, attualmente occupato dalla Cremonese.
Stavolta sul banco degli imputati è finito anche il tecnico Andrea Sottil, colui che tra dicembre e gennaio aveva avuto il merito di risollevare una squadra data da molti praticamente per spacciata dopo tre mesi di confusione a tutti livelli. Confusione che per tanti aspetti è tornata ieri, a partire da scelte iniziali piuttosto discutibili. Senza stare ad evidenziare troppo le evidenti difficoltà e gli errori in cui continuano ad incappare diversi singoli, è apparso chiaro che gli undici schierati nelle ultime partite non hanno garantito alla formazione di Sottil né solidità difensiva né tantomeno pericolosità offensiva.
L’Ascoli è adesso atteso da una sfida che definire cruciale forse è anche riduttivo. Sabato 6 marzo, alle ore 14, sul campo dell’Entella sarà la classica partita da non fallire, stavolta davvero e non solo a parole. Ci si attende sicuramente un altro Ascoli, soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento. È l’ora per mister Sottil di prendere scelte chiare ed individuare un nucleo di uomini di cui fidarsi e su cui basarsi in pianta stabile. Dopo dodici partite in cui il tecnico piemontese ha di fatto schierato dodici formazioni titolari diverse per scelta o necessità, da adesso in poi non c’è più tempo per sperimentazioni. Il cammino era, è e sarà senza dubbio arduo, ma non si può prescindere da elementi come la chiarezza tattica, la solidità e la voglia di sacrificarsi e di lottare su ogni pallone.
PICCHIO VILLAGE – È ripresa subito la preparazione presso il centro sportivo in vista della prossima partita contro l’Entella. Alla partita di sabato non potrà prendere parte per squalifica Dario Saric, fermato per un turno dal giudice sportivo al raggiungimento della quinta ammonizione stagionale. Al “Picchio Village” i titolari della sfida di ieri col Pisa hanno svolto una seduta defaticante. Tutti gli altri sono stati impegnai in un circuito neuromuscolare, in una seduta tattica e in una partita a campo ridotto. La squadra tornerà in campo domani mattina, giovedì 4 marzo, agli ordini dello staff di mister Sottil e successivamente partirà con un giorno di anticipo alla volta di Coverciano, dove verrà svolta la rifinitura di venerdì. Come già accaduto la settimana scorsa prima del match col Pordenone, la scelta del mini-ritiro è stata presa per cercare di unire ulteriormente il gruppo in vista di uno scontro diretto cruciale in accordo tra tutte le componenti.
Tra questi anche il patron Massimo Pulcinelli, ieri presente al “Del Duca” per assistere alla gara col Pisa. In mattinata il numero uno della società bianconera ha affidato al proprio profilo Instagram un messaggio in merito all’attuale situazione: «Il primo responsabile sono io e sono qui per metterci la faccia ed assumermi la totale responsabilità di questi risultati negativi. Sono comunque convinto che troveremo la strada per risorgere di nuovo. Posso garantire che ce la metterò tutta fino alla fine».
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