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Vaccini, si parte con la terza dose:
dal 20 settembre ai fragili
negli ospedali del Piceno

CORONAVIRUS - In Area Vasta 5, come da indicazioni ministeriali, i trapiantati e gli immunocompromessi saranno i primi della lista. Le indicazioni del Servizio Sanità regionale per chi non può raggiungere le sedi o non è in carico ad alcuna struttura
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Giancarlo Viviani, direttore del presidio unico ospedaliero dell’Area Vasta 5

 

Si parte con la terza dose di vaccino anche nel Piceno, da lunedì 20 settembre.

Secondo precise indicazioni ministeriali, recepite dalla Regione Marche, nell’Area Vasta 5 i primi a cui sarà somministrato, per la terza volta, il farmaco anti Covid sono i trapiantati e gli immunocompromessi.

«I pazienti che rientrano nella categoria indicata dalla circolare ministeriale – spiega il dottor Giancarlo Viviani, direttore del presidio unico ospedaliero dell’Area Vasta 5 – saranno chiamati dai reparti che li hanno in carico in base alla patologia. La somministrazione della dose addizionale avverrà in ospedale».

“Per dose addizionale – recita la circolare ministeriale – si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta
immunitaria”.

Della categoria considerata da vaccinare in via prioritaria fanno parte le persone incluse le seguenti condizioni: trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva, trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica), attesa di trapianto d’organo, terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART), patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure, immunodeficienze primitive (esempio: sindrome di Di George, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile); immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (esempio: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario); dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia; sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS).

Tra le indicazioni del Servizio Sanità regionale si specifica anche: “Per i pazienti che hanno difficoltà a raggiungere le sedi ospedaliere e per quelli che sono stati già vaccinati dai medici di medicina generale sarà possibile programmare la vaccinazione a domicilio.
Per i pazienti non seguiti dagli specialisti presso le strutture ospedaliere, o che non hanno generato un’esenzione ticket, come in passato verrà resa disponibile una lista dedicata presso cui iscriversi nel sistema Poste“.



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