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Opposizioni in Comune, i Cinque Stelle: «Non apparteniamo all’area del centrosinistra»

ASCOLI - Dopo la presentazione dell'accordo politico-programmatico di Partito Democratico, M5S, Ascolto&Partecipazione e Prospettiva Ascoli, ecco i distinguo dei pentastellati e la "conferma" del comitato civico
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La presentazione dell accordo: Nardini e Speri (Ascolto&Partecipazione), Tamburri (M5S); Franquellucci, Ameli e Procaccini (Pd)

 

di Andrea Ferretti

 

Tutti uniti, tutti insieme verso un fronte comune. E’ il senso su cui si basa l’accordo (sennò che accordo sarebbe?) politico-programmatico dei gruppi di opposizione nel Consiglio comunale di Ascoli i quali hanno ufficializzato il documento su cui hanno lavorano per mesi.

 

Palazzo Arengo

Gruppi rappresentati per il Partito Democratico dall’ex candidato sindaco Pietro Frenquellucci, dal capogruppo e segretario provinciale Francesco Ameli e dal segretario comunale Angelo Procaccini; per il Movimento 5 Stelle dall’ex candidato sindaco Massimo Tamburri; per Ascolto&Partecipazione dall’ex candidato sindaco Emidio Nardini e Massimo Speri nel frattempo subentrato ad Antonio Canzian; per Prospettiva Ascoli da Francesco Viscione.

 

Poi accade che da una parte i Cinque Stelle fanno un bel distinguo, e che A&P conferma la propria posizione, il proprio ruolo di comitato civico. Qualche disaccordo tra i pentastellati? Forse. Qualche scricchiolio? Probabile. I dubbi sono leciti. Di certo, nel corso della presentazione dell’accordo è stato ribadito dai presenti, in particolare da Ameli del Pd, come riportato da Cronache Picene, che “l’obiettivo è individuare un candidato sindaco unico, cosa che non accadde nel 2019, ma questo spetterà ovviamente ai partiti e non ai gruppi consiliari”.

 

Massimo Tamburri

Nonostante questo, ecco cosa dice il Movimento 5  Stelle di Ascoli, a pochi giorni dalle dichiarazioni di Tamburri: “A seguito di ricostruzioni imprecise che hanno generato qualche equivoco, il Movimento 5 Stelle di Ascoli tiene a precisare che l’accordo di minoranza ufficializzato la scorsa settimana riguarda i gruppi consiliari, tra cui quello M5S che lavora per il presente con chi in Consiglio comunale siede in opposizione, per garantire il corretto equilibrio dell’Amministrazione, a cui l’opposizione deve contribuire, come vigilanza sugli atti e forza propositiva, nel rispetto del mandato dato dagli elettori. Tutto il Movimento è proiettato, in piena autonomia, verso “Ascoli 2024-2029” ed è come ha sempre dimostrato aperto a lavorare per essere parte attiva di un progetto fatto di idee, programmi e persone di alto livello che veda gli interessi della comunità picena al primo posto, senza esclusioni preconcette. A differenza del 2019 ora le regole interne del Movimento permettono alleanze elettorali nelle elezioni amministrative, ma la strada verso le comunali del 2024 è ancora lunga, e l’accordo tra gruppi consiliari è una cosa sicuramente positiva nell’immediato, per rendere più efficace il lavoro in Consiglio comunale, ma anche un modo per avere più di 2 anni di tempo per valutare tante scelte politiche concrete che i possibili faranno alleati su Ascoli e su tutta la vallata, per esempio sulla Ciip, sui rifiuti e sulle elezioni in altri Comuni. Il largo anticipo con cui siamo partiti serve proprio a questo, a valutarsi bene e per tempo, ed evitare problemi emersi in molte altre occasioni, a partire dalle elezioni regionali del 2020 fino a quelle di San Benedetto l’anno scorso È importante inoltre ribadire e precisare, in linea con quanto espresso anche recentemente dal presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che, per varie ragioni culturali, storiche e politiche, ci sentiamo “progressisti” ma non appartenenti all’area del cosiddetto “centrosinistra”.

 

Emidio Nardini (foto Pierluigi Giorgi)

Dal canto suo, invece, il comitato civico Ascolto&Partecipazione, ribadisce: “L’unità di intenti presentata dai gruppi consiliari di opposizione di Ascolto&Partecipazione, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Prospettiva Ascoli nel corso della recente conferenza stampa costituisce un primo passo nella direzione di un auspicabile patto politico in vista delle elezioni comunali del 2024, al cui interno però andranno verificate le necessarie condizioni per l’elaborazione di un programma di mandato condiviso e di una candidatura unitaria. In questa prima fase i gruppi consiliari hanno individuato una serie di temi e di argomenti prioritari intorno ai quali saranno svolte delle iniziative al fine di sollecitare l’attenzione della cittadinanza, favorire il dibattito pubblico, illustrare e approfondire approcci, metodi e strumenti di amministrazione del Comune e del suo territorio alternativi a quelli adottati dall’attuale giunta e da quelle precedenti, caratterizzati dalla totale assenza di partecipazione dal basso, dalla scarsa trasparenza, dalla marginalizzazione delle opposizioni, dal ricorso alla politica degli annunci e dell’autocelebrazione attuata in maniera sistematica e quasi ossessiva. Nel contesto della ricerca di unità delle opposizioni il comitato civico Ascolto&Partecipazione fornirà il proprio contributo fatto di idee, proposte e azioni basate sugli assi portanti della propria azione politica ossia la democrazia partecipativa, i principi di legalità e di trasparenza amministrativa, i principi etici della politica e il rispetto delle regole, i valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo”.

 

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