facebook rss

Baiocchi: «La violenza non è questione esclusiva degli uomini, è fondamentale capire questo concetto»

SAN BENEDETTO - La psicoterapeuta interviene dopo il caso della 30enne sambenedettese accusata di aver raggirato e derubato molti uomini facendo leva sulla sua bellezza e il suo fascino
...

Antonella Baiocchi

 

«La violenza e la prevaricazione non sono esclusivamente prerogativa dell’uomo. La violenza è un problema di diseducazione che riguarda tutti i generi e deriva dall’incapacità di promuovere il reciproco rispetto e di gestire le divergenze in modo armonioso». Questo è il punto di vista della dottoressa Antonella Baiocchi, che commenta la notizia della donna di San Benedetto, coinvolta in numerosi procedimenti giudiziari per aver truffato diversi uomini, sfruttando il suo fascino e modi suadenti. Autrice del saggio “La violenza non ha sesso”, Baiocchi si impegna da anni per far comprendere che la violenza relazionale e domestica non è esclusiva del genere maschile.

«Questo caso di cronaca evidenzia come la violenza non sia unidirezionale ma bidirezionale – sottolinea la dottoressa Baiocchi – le vittime possono essere sia uomini che donne, così come i carnefici possono essere di entrambi i generi. La matrice della violenza è una questione di cultura tossica che famiglie e società continuano a perpetuare».

Secondo Baiocchi, questo fenomeno è frutto di una sorta di “analfabetismo psicologico-relazionale” che impedisce il reciproco rispetto: chi si trova in una posizione di potere tende a prevaricare l’interlocutore in posizione di vulnerabilità. <Il sesso o genere della persona in posizione di potere (fisico, psicologico, economico, di ruolo, ecc.) e di vulnerabilità è un fatto contingente; in questo caso, una donna ha sfruttato per i propri fini la vulnerabilità degli uomini che ha predato>.

Fabio Nestola raccoglie da anni dati riguardanti le donne autrici di violenza e prevaricazione. Dall’inizio del 2024, 257 donne hanno presentato false accuse contro uomini innocenti, 168 sono state autrici o mandanti di violenze verso uomini e 107 hanno commesso violenze su minori o anziani. «Questi numeri terribili, raccolti con estrema precisione, non rispecchiano certamente l’intera realtà dei fatti. È un problema di diseducazione che riguarda tutti e finché non lo si comprende ci saranno gravi conseguenze: discriminazione anticostituzionale nella tutela degli uomini (i Centri Anti Violenza accolgono solo le donne), accanimento giudiziario verso gli uomini e lassismo verso le donne; impossibilità di eliminare la violenza (perché si punta l’attenzione solo sugli uomini) con la conseguenza che i minori continueranno a essere esposti a violenza sia assistita che subita» conclude Baiocchi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X