Samb tra nuovi arrivi, riconferme e le “grane” Eusepi e Candellori

SERIE C - I due giocatori, tra i protagonisti della promozione, hanno un accordo fino a giugno 2026 ma non hanno accettato di prolungare fino al 2027 in cambio di un "ritocco" verso il basso dello stipendio. Restano in rosa ma la società cercherà calciatori che restino in rossoblù per più di una stagione
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Umberto Eusepi

Doveva essere la settimana degli annunci e così era iniziata: confermato il jolly Simone Paolini (per lui conferma e contratto biennale), ufficializzati gli arrivi del centrocampista Francesco Scafetta e del portiere Giovanni Cultraro (il primo si era aggregato alla Samb negli ultimi mesi e classe 2002, il numero uno ex Avezzano e giovane del 2003). Si attendeva, dopo le buone impressioni della scorsa settimana, l’annuncio del prolungamento del contratto di Umberto Eusepi e Kevin Candellori, i quali si sono legati, un anno fa, fino al 2026.

 

Invece il capitano rossoblù e Kevin il Guerriero non intendono legarsi al club per un altro anno, in cambio di uno stipendio “spalmato” in due annualità (ovvero aumentato nel suo importo complessivo ma ridotto in quello annuale rispetto a quello previsto per la prossima stagione).

 

Vittorio Massi non l’ha presa bene, anche se, forte del contratto, sia Eusepi che Candellori saranno della rosa nella prossima stagione. Tuttavia la società rossoblù e il d.s. De Angelis si stanno muovendo per avere per lo più contratti biennali se non triennali (quest’ultimo per Kerjota, di due anni al momento si è certi per Orsini, Zini, Paolini, Pezzola, e si attendono i vari Battista, Chiatante, da verificare per Nouahn Tourè e per Moussa Tourè oltre che Cultraro). In attesa di un altro giovane, Alfieri. Sostenibilità finanziaria, crescita del gruppo, giocatori giovani che potrebbero accrescere il loro valore in Serie C.

 

La decisione di Eusepi e Candellori aprirebbe a ulteriori ingressi proprio nell’ottica di programmazione pluriennale perché la Samb vuole schierare prioritariamente giocatori che possano, a fine stagione, essere valutati per l’anno successivo oppure valorizzati sul mercato, magari anche per la Serie B.


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