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Samb, il bomber Stanco:
«Tutti insieme per disputare
un grande finale di stagione»

SERIE C - L'attaccante rossoblù: «Il mio rimpianto? Come sarebbe stato vincere a San Benedetto. La B di Cremona è stata bella, ma conquistarla qui è qualcosa di totalmente diverso da altre piazze. Con il Gubbio puntiamo al risultato pieno»
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L’esultanza di Stanco dopo un gol segnato al “Riviera” (Foto Cicchini)

di Benedetto Marinangeli

Una stagione da circoletto rosso per Francesco Stanco che dopo avere raggiunto la doppia cifra nella classifica marcatori ora ha puntato il mirino verso le ultime due giornate della regular season. Stanco, però, ad inizio stagione ha vissuto momenti difficili che sono coincisi con la mancata convocazione per la trasferta di Gorgonzola contro la Giana Erminio alla quarta giornata di andata.

«La mia volontà – racconta il bomber rossoblù ai microfoni di Qui Pro su VeraTv – è stata sempre quella di restare a San Benedetto. E’ vero dopo la mancata convocazione per la gara contro la Giana Erminio ho attraversato un periodo difficile. So cosa è accaduto ma in questo momento non è importante parlarne. E’ stata una cosa che mi ha mortificato perché mai in quasi 15 anni di carriera non mi era capitato di non essere convocato. Ma ho sempre lavorato al massimo e creduto di essere un calciatore importante per la Samb e per questa categoria. Nel calcio bisogna avere sempre fiducia perché da un momento all’ altro può capitare la svolta. Le responsabilità me le sento addosso e per me è un orgoglio essere un esempio per i più giovani. Ho sempre pensato che potesse essere una stagione importante. Sono contento per le dieci reti realizzate ma ora bisogna continuare così. Ho sempre giocato sacrificandomi per la squadra e se tornassi indietro sarei stato più egoista perché un attaccante i numeri contano parecchio».

Nonostante la stagione positiva a livello personale a Stanco manca qualcosa. «Uno dei rimpianti che ho – dice il bomber rossoblù – è come sarebbe stato vincere a San Benedetto e lo scorso anno ci siamo andati vicino. Certo la serie B di Cremona è stata una bella sensazione ma conquistarla il Riviera avrebbe ed ha qualcosa di totalmente diverso da altre piazze. Non è mia abitudine fare il ruffiano ma quando abbiamo perso per 4-1 con il Vicenza in casa, mi sono reso veramente conto di cosa significhi giocare per la Samb. Anche allora eravamo al decimo posto in classifica ed avevamo subito quattro reti in casa. E la curva ancora ci sosteneva. In quei momenti capisci cosa vuole dire indossare la maglia rossoblù».

Ed ora si guarda al futuro, alle gare con Gubbio e Fermana. «Siamo arrivati in una fase del campionato – è sempre Stanco che parla – in cui chi arriva con più energia a livello mentale, alla fine fa la differenza. Credo che non si tratti di una questione fisica. Quando alla fine di una stagione sei sulle ali dell’ entusiasmo e giochi per qualcosa di importante, se stai fresco sotto il profilo psicologico le cose ti riescono meglio».

Ma la Samb mentalmente è stanca? «E’ stata una stagione – risponde Stanco – in cui abbiamo vissuto momenti particolari anche nello spogliatoio, ma siamo andati avanti lo stesso. Il compito mio e dei più anziani è quello di fare capire ai giovani che questo è l’ultimo sforzo e che poi, con i play off,  inizia un altro campionato. Abbiamo l’opportunità di potere giocare in casa la prima gara della post season e quindi negli ultimi 180 minuti gli scenari potrebbero anche cambiare. Dobbiamo, però, pensare partita dopo partita e puntare ai tre punti già da domenica prossima. E poi alla fine si faranno i conti».

Infatti la possibilità che la Samb possa conquistare il settimo posto non è un obiettivo così impossibile. Il Monza, infatti, si è imposto per 2-1 sulla Viterbese nella gara di andata della Coppa Italia. Nel caso in cui i brianzoli si dovessero ripetere nel ritorno in terra laziale, la classifica subirebbe uno slittamento. Questo perché la vincitrice di questa manifestazione, approderà direttamente alla fase nazionale dei playoff.

«Nella nostra mente ci pensiamo a questa opportunità – è sempre Stanco che parla – ma allo stesso tempo bisogna essere realisti. Se in queste ultime due giornate riusciremo a fare il salto di qualità potremo dare l’idea di essere un gruppo forte. La responsabilità in tal senso è di noi più grandi anche perché i giovani stanno giocando bene. Tutti insieme dobbiamo disputare un grande finale di stagione».

Per il futuro sarà fondamentale che l’intesa Stanco-Russotto continui a girare a pieno regime. «Russotto – afferma il bomber rossoblù – è un giocatore importante per la categoria e lo ha dimostrato giocando in piazze importanti. Per me è importante perché salta l’uomo e detta l’ultimo passaggio e tutti ci auguriamo che faccia sempre meglio. Ma debbo dire che mi trovo bene anche con Calderini e Di Massimo. La cosa importante è che tutti si mettano a disposizione della squadra».

Ed infine ecco il pensiero di Francesco Stanco sulla gara di domenica prossima contro il Gubbio. «Una partita importante perché gli umbri, vincendo, hanno l’opportunità di riagganciarci. Ma non dobbiamo pensare a queste cose – conclude – ma bisognerà essere ambiziosi e giocare per il risultato pieno».

 


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