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Giorgia Meloni da Fioravanti:
«Votate Fratelli d’Italia
e cambieremo Ascoli, l’Italia e l’Europa!»

ASCOLI - La leader di FdI in città per sostenere la candidatura a sindaco di Marco Fioravanti ha parlato a tutto campo di politica locale, nazionale ed europea. Con il suo consueto stile molto diretto la Meloni se l’è presa con il Pd, gli immigrati e gli interessi franco-tedeschi che dominano l’Unione Europea
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di Giorgio Tabani

(foto di Andrea Vagnoni)

«Il 26 maggio non sarà voto utile quello per Fratelli d’Italia, sarà un voto indispensabile! Con due croci avrete tre risultati: un sindaco competente come Marco Fioravanti, il rispetto dell’interesse nazionale in Europa e la creazione di un’alternativa all’accordo Movimento 5 Stelle-Lega». Così ha concluso il suo comizio Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, intervenuta a sostegno del candidato sindaco Marco Fioravanti. Gremitissima la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani, con ascolani di tutte le età che hanno atteso pazientemente prima che si riuscisse a preparare una nuova location, dopo che la pioggia aveva costretto tutti ad abbandonare Piazza del Popolo.

Per la gran parte della serata la Meloni, con la sua consueta capacità retorica, ha tenuto banco parlando di Europa. «Non dovete credere a chi vi parla di derby fra sovranisti ed europeisti». Per la leader di FdI, infatti, i veri europeisti sono coloro che fanno gli interessi di tutti, mentre «Macron e la Merkel che si incontrano ad Acquisgrana e si credono i padroni dell’Ue, sulle spalle di altri 25 paesi, che cosa sono? L’Europa non è solidarietà ma asservimento agli interessi franco-tedeschi». Un forte attacco è stato poi quello sferrato a Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari Europei nei governi Renzi e Gentiloni: «Quello che aveva l’incarico di difendere gli interessi italiani in Europa sapete dove si candida oggi? In Francia nelle liste di Macron e in quel paese non ci sono le preferenze! Sorge un legittimo dubbio, quindi, perché offrirgli un seggio sicuro? Che cosa doveva Macron a Gozi?»

La vera questione del mondo di oggi, per la Meloni, è quella dell’identità. «Con la demografia che abbiamo, in otto generazioni l’Europa sarà completamente islamizzata e il Pd che fa? Vuole mettere le tendine nei cimiteri per coprire le croci. Ecco, nel dubbio alle elezioni non fate croci sul loro simbolo che ormai sono una barzelletta». Per la leader di FdI esiste un preciso piano da parte dei fautori dell’”immigrazionismo”: «Perché non ci chiedono di accogliere i milioni di venezuelani in grave difficoltà? Semplice, perché sono cristiani e quindi compatibili con noi. La loro furia ideologica mira a dissolvere la nostra identità, rendendoci una massa indistinta di schiavi, grazie a un’immigrazione clandestina di massa».

Sull’immigrazione occorre una linea dura, per Fratelli d’Italia, impendendo le partenze con un blocco navale. «Io mi chiedo come mai ci siano tutte queste navi di paesi stranieri nei mari intorno all’Italia: o sono navi pirata e, dopo aver fatto sbarcare le persone le affondiamo, oppure c’è dietro altro…». In particolare la Meloni ha nominato un nome particolarmente odiato dai sovranisti di tutto il mondo, il finanziere George Soros: «Questo signore finanzia le Ong (e la Bonino) e la sinistra lo chiama pure filantropo, dopo che ha speculato contro vari Paesi fra cui la stessa Italia, facendo soldi sulla miseria delle persone. Noi vinciamo perché difendiamo davvero i deboli, non come la sinistra».

L’Europa deve essere qualcosa di radicalmente diverso, una confederazione di Stati sovrani. «Basta con l’Euromostro! La smettano di occuparsi della misura di zucchine e vongole o di dare lezioni su come si debba fare una pizza; anche perché da chi mangia pasta scotta condita con ketchup mentre beve un cappuccino…». La nuova confederazione secondo l’ex ministro dovrebbe pensare alla difesa dei confini, alla lotta contro il terrorismo e alla politica estera.

La Meloni ha espresso grande soddisfazione per la candidatura di Fioravanti, esponente del suo partito da lei fortemente voluta al tavolo del centrodestra. Attorniata dai candidati consiglieri di FdI e dopo i saluti del portavoce regionale Carlo Ciccioli e dell’onorevole Francesco Acquaroli, oltre che del sindaco uscente Guido Castelli, la leader ha affermato: «Marco è una dei rarissimi candidati che non pensa a fare polemica ma a proporre liste di cose da realizzare. Ci tenevo a essere qui perché Ascoli era e sarà una città-laboratorio per il centrodestra, non bisogna assolutamente disperdere il prezioso lavoro dell’Amministrazione uscente».

Fra un inno d’Italia cantato a squarciagola e l’invocazione dal pubblico dello storico leader del Movimento Sociale Italiano Giorgio Almirante, la sala è esplosa di applausi quando Fioravanti ha annunciato in anteprima l’intitolazione di un piazzale a Sergio Ramelli, giovane militante del Fronte della gioventù ucciso nel 1975. «Grazie per l’amore che mi avete dimostrato in questo 50 giorni». Così si è congedato il candidato sindaco.


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