«Città deserta, via 500 persone l’anno»
E piazza del Popolo diventa una stazione
La provocazione di “Fuori dal tunnel”

ASCOLI - La lista giovane che appoggia la candidatura a sindaco di Alberto Di Mattia ha posizionato una quarantina di valigie nel salotto buono. Sopra, i messaggi di "resa" di chi è andato a cercare fortuna fuori. «Le cento torri rimarranno senza cittadini e la colpa è di chi ha amministrato fino ad oggi»
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Di Fabio, Di Mattia e Mucciola con alcuni dei messaggi di resa

di Luca Capponi 

Un’emorragia da 500 persone l’anno. Tante quelle che se ne vanno dalla città e che, nel giro, di qualche anno, «la faranno scendere sotto la soglia record negativa di 45.000 abitanti». E allora il «messaggio shock» passa anche attraverso la ricostruzione di una stazione ferroviaria con tanto di valigie abbandonate a terra, ognuna recante un messaggio di resa nei confronti di un luogo che spinge i giovani ad andarsene. E’ l’iniziativa sui generis con cui la lista “Fuori dal tunnel“, composta per la maggior parte da under 30, continua nella sua opera di sensibilizzazione sul tema portata avanti durante la campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco Alberto Di Mattia.

Piazza del Popolo diventa una stazione “fantasma”

«Abbiamo voluto dare vita a questa provocazione choc per scuotere gli ascolani e ricordare loro la situazione che stanno vivendo tanti giovani, soprattutto a causa delle politiche non attuate da chi ha governato la città  -spiega lo stesso Di Mattia-. E’ mancato il senso di responsabilità, oltre alle idee, per far pesare anche a livello regionale e nazionale le criticità di Ascoli e ottenere gli aiuti necessari per raggiungere obiettivi ormai non più rinviabili, come un ricostruzione veloce e giusta, il supporto economico a strategie di rilancio economico del territorio, passando attraverso università, turismo, industria in settori innovativi, e anche infrastrutture indispensabili per non lasciare questa zona fuori dal mondo».
Non solo giovani, però, perché come ricorda uno dei candidati, Gabriel Mucciola, «messaggi ci sono arrivati anche da persone adulte ed anziani»: “Mi chiamo Ilario e ho 50 anni. Dopo la chiusura della fabbrica in cui lavoravo nessuno mi ha dato una possibilità. Ora devo lasciare la città”. Mucciola poi ribadisce chiaro: «La nostra politica non è rifare marciapiedi e fissare lampioni prima del voto, abbiamo le idee chiare su questo e ad un eventuale ballottaggio appoggeremo chi avrà più punti programmatici in comune con noi».

Alberto Di Mattia

La riproposizione della stazione ferroviaria “fantasma” ha incuriosito e avvicinato molti dei passanti che, nella mattinata di giovedì 23 maggio, si sono ritrovati a passare in piazza del Popolo. «Lo spopolamento è un rischio serio, rischiano di rimanere qui solo quelli che hanno fruito di favori o raccomandazioni -ricorda Gianlorenzo Di Fabio, altro candidato presente nella lista “Fuori dal tunnel”-. E’ questa la città in cui vogliamo vivere? Una città senza cittadini, senza lavoro e con un ospedale a rischio? Noi non pensiamo alle poltrone né agli accordi ma al bene di Ascoli».
Infine la stoccata di Di Mattia: «Non saremo gli unici ad averlo subìto ma abbiamo trovato manifesti strappati e santini spariti dai locali, siamo l’ultima lista arrivata e mi chiedo: se chi fa politica da tanti anni non riesce neanche a tenere a bada i propri volontari, come può amministrare una città? Il nostro programma c’è e contiene diversi punti che abbiamo presentato agli elettori, dal polo fieristico agli aiuti per le imprese passando per la Facoltà di Digital Marketing, c’è chi invece ha parlato di cose che neanche sono nel proprio programma. Invito tutti a verificare, e spero che gli ascolani nel silenzio dell’urna riflettano su tutti questi aspetti».
L’ultimo appuntamento ufficiale prima del voto con “Fuori dal tunnel” è fissato per venerdì 24 maggio alle 21 presso il cinema Odeon.


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