EMERGENZA CORONAVIRUS - Accolte le richieste dei sindaci dei paesi montani. Partita quella di Lucio Porrà (Montefiore): «Complicato doversi spostare ad Ascoli o San Benedetto». «Non è un servizio». «Utilizzare la Casa della Salute»

La Casa della Gioventù di Ascoli, nel giugno scorso, quando è stata sede del recupero delle vaccinazioni ai ragazzi
Nemmeno i vaccini anti Covid alla popolazione, che per fortuna iniziano sabato 20 febbraio nelle Marche con gli over 80, con due sedi nel Piceno, sono esenti da critiche e problemi.
Troppo lontane Ascoli (il punto vaccino è la Casa della Gioventù) o San Benedetto (le sedute si terranno al palazzetto “Speca”) per alcuni cittadini che risiedono nell’entroterra montano o costiero.
Per andare incontro agli utenti interessati, piuttosto in là con gli anni, alcuni sindaci hanno chiesto di poter usufruire di punti vaccino più vicini o addirittura all’interno del proprio Comune.
Qualcuno è stato accontentato. Qualcuno non ancora.
I cittadini di Montemonaco e Comunanza possono sottoporsi al vaccino anche nella sede fermana di Amandola, che dista una decina di chilometri da entrambi i paesi, i cui residenti anziani già vi si recano per esami di routine o altre prestazioni sanitarie.
Per poter ricevere il farmaco ad Amandola, invece che ad Ascoli, è sufficiente che al momento della prenotazione venga inserito il codice di avviamento postale di Amandola che è 63857.
La richiesta, poi accolta dall’Asur e dall’Area Vasta 5, era stata inoltrata dal sindaco di Montemonaco Francesca Grilli, per i suoi circa 50 cittadini che rientrano nella categoria.
E’ di oggi invece la lettera inviata dal sindaco di Montefiore dell’Aso Lucio Porrà all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e alla direzione di Area Vasta 5.
Il primo cittadino propone l’istituzione di un punto vaccino nella Casa della Salute che si a Montefiore.

Il sindaco di Montefiore Lucio Porrà
Ecco cosa ha scritto il sindaco Porrà sui social prima di inoltrare la richiesta ufficiale: «A parte le difficoltà denunciate dagli anziani per poter effettuare le prenotazioni tramite il numero verde, seguite dalle difficoltà soggettive dei singoli ad utilizzare il sito, ancor più complicato è il fatto di doversi spostare ad Ascoli o San Benedetto per effettuare la vaccinazione.
E’ da quando è uscito l’avviso che mi confronto verbalmente con la direzione di Area Vasta 5 ma anche con i politici e i tecnici regionali che cosi non può essere. Non è un servizio.
Oggi formalizzerò richiesta ufficiale, ricordando loro che a Montefiore dell’Aso c’è la Casa della Salute dove al piano terra ci sono gli ambulatori di quattro medici di base, un altro ambulatorio della guardia medica, ed inoltre si appoggiano altri specialisti, un ambulatorio infermieristico oltre ad un ufficio amministrativo.
Detto questo non capisco perché non utilizzarlo per le vaccinazioni anche come riferimento ai Comuni vicini.
Se poi gli spazi non fossero sufficienti come Amministrazione comunale possiamo sempre mettere a disposizione gratuitamente i quasi mille metri quadri del palazzetto dello sport».