di Claudio Romanucci
Prova ad attingere dall’esperienza, dal ruolo che ricopre e dalla pacatezza che lo contraddistingue, ma il tecnico dell’Ascoli Vincenzo Vivarini fatica a trattenere il rammarico.
Vivarini a fine gara
«Il primo tempo li abbiamo tenuti a bada, siamo andati in vantaggio meritatamente con le nostre migliori soluzioni, la punizione e l’inserimento di una mezzala. Anche lo spirito era giusto poi è arrivato il black out – ha detto nella sala stampa del “Tombolato” dopo la partita – nella ripresa c’è stata una palla persa e ci siamo fatti trovare impreparati, è un problema che purtroppo abbiamo. C’è stato un calo di tensione e attenzione sulle cose da fare, eravamo obbligati a saltare il pressing del centrocampo del Cittadella. Questi difetti che si stanno costando caro».
Il tecnico bianconero torna alle scelte d’avvio, compresa l’esclusione a sorpresa di Ninkovic, poi gettato nella mischia nel secondo tempo: «Avevo messo due punte di struttura per riconquistare campo, loro sono stati bravi a fare pressing nella nostra meta campo. A fine primo tempo l’imperativo era tenere botta, non mollare e non abbassarsi. Nell’analisi del nostro campionato bisogna calcolare da dove siamo partiti, quello che eravamo a luglio. C’è rammarico le per tantissime partite non vinte. Al di là di Lecce abbiamo giocato sempre con spirito battagliero».
L’allenatore del Cittadella Roberto Venturato ha visto meglio i suoi nonostante lo svantaggio di due gol. «Più occasioni da parte nostra, nel secondo tempo conque o sei le palle buone create. Prendere due reti in modo banale non va bene, dobbiamo accontentarci del pari per un risultato negativo che stava venendo su. Vincere in rimonta ci avrebbe dato morale per il finale di stagione. I playoff li meritiamo per quello che abbiamo fatto durante il campionato».
L’allenatore del Cittadella, Venturato, in sala stampa
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati