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Sindaci e terremoto,
Marco Fioravanti:
«Immobilismo pericoloso»

ASCOLI - Il primo cittadino del capoluogo di provincia scrive all’Anci e ai colleghi dei Comuni del cratere. Tante le criticità che denuncia a gran voce, partendo dalla lentezza della ricostruzione per arrivare alla cruciale questione della messa in sicurezza delle scuole. L’auspicio è di un incontro nazionale da tenersi a breve sul territorio
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Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli (Foto Vagnoni)

«A distanza di tre anni e mezzo dal drammatico sisma che ha messo in ginocchio il Centro Italia, mi trovo costretto, mio malgrado, a constatare ancora una volta un pericoloso immobilismo in merito alla delicata questione della ricostruzione pubblica e privata». Così il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, che ha inviato una lettera ai presidenti dell’Anci, Nazionale Antonio Decaro e Marche Maurizio Mangialardi, ma anche a tutti i sindaci dei Comuni del cratere.

«Il tanto osannato Decreto Sisma – scrive Fioravanti – che avrebbe dovuto dare una scossa a questa situazione di inefficienza, non riesce in alcun modo a velocizzare l’iter della ricostruzione: non recependo molte delle richieste arrivate da chi quotidianamente lavora per il rilancio delle aree del cratere, si è rivelata una misura estremamente vana ed effimera» ha spiegato il primo cittadino ascolano. «La rimozione delle macerie è ferma al palo, i territori colpiti dal sisma vivono un’angosciante situazione di isolamento a causa di una viabilità quasi totalmente compromessa e di progettualità infrastrutturali praticamente assenti. La luce in fondo al tunnel, purtroppo, è ancora lontanissima.

La scuola media di Monticelli chiusa dal 2016

E la situazione è ancor più grave in relazione alla delicata questione dell’edilizia scolastica: i nostri studenti devono avere il diritto di studiare, crescere, giocare, formarsi e fare amicizia in edifici che siano nuovi, definitivi e completamente sicuri. I sindaci e gli enti locali devono poter intervenire concretamente sulla sicurezza degli Istituti scolastici: è necessario sbloccare la grave situazione di stallo a cui da troppo tempo siamo costretti ad assistere inermi. Urge un intervento normativo che permetta alle amministrazioni locali di utilizzare in tempi brevi i fondi e le risorse a propria disposizione, affinché “Scuole Sicure” non resti semplicemente uno slogan orientato a un futuro lontano ma un progetto serio, concreto e strettamente attuale. Per questo motivo chiediamo al Governo e anche alla Protezione Civile un fattivo sostegno in merito alla delocalizzazione degli studenti in istituti temporanei, con i necessari strumenti, risorse ed strutture idonee in cui trasferire i ragazzi, così da poter intervenire concretamente e in totale sicurezza sugli edifici danneggiati dal sisma. Aver chiuso la fase emergenziale è stato inopportuno: la delicata tematica dell’edilizia scolastica ha bisogno di misure e procedure straordinarie, è necessario comprendere come l’emergenza non sia ancora finita e come la sicurezza dei nostri studenti non sia ulteriormente prorogabile».

Maurizio Mangialardi, presidente Anci Marche

Da qui l’invito a collaborare strenuamente per il rilancio delle aree colpite dal sisma e la richiesta, rivolta all’Anci Nazionale, di una riunione urgente per discutere di tutte le tematiche relative al terremoto: «Il tempo delle passerelle è finito, ora bisogna agire concretamente» ha concluso il sindaco Marco Fioravanti.

«I nostri territori stanno gridando. È un grido di dolore, una richiesta di aiuto alla quale non possiamo rimanere sordi. Chiedo che ad Ascoli o, in alternativa, in una delle aree del cratere, venga urgentemente convocata una riunione del direttivo nazionale Anci nella quale poter discutere e potersi confrontare di persona e in maniera costruttiva su tutte le improcrastinabili questioni qui brevemente esposte. Non è più ammesso temporeggiare. È dovere di ciascuno di noi dare risposte certe a un territorio che le pretende. E che le merita».

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