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Covid, positivi 3 operatori
della Croce Verde di Montefiore

CORONAVIRUS - Sospese le emergenze, il servizio verrà garantito h24 dai colleghi di Ripatransone, ma non i trasporti programmati. Sottoposti a tampone rapido i pazienti gestiti dai contagiati, che fanno parte dello stesso equipaggio. Il sindaco: «I ragazzi hanno gestito la situazione in maniera molto responsabile»
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Tre operatori della Croce Verde di Montefiore dell’Aso sono risultati positivi al Covid. Si tratta di due dipendenti e di un volontario e fanno parte dello stesso equipaggio.

Sospeso il servizio emergenze, che però viene garantito h24 dai colleghi di Ripatransone, continuano invece i trasporti programmati. Li svolgono i colleghi che non sono stati a contatto con i tre e che, in ogni caso, si sono sottoposti a tampone, risultando negativi.

n merito al servizio emergenza, «per coprire le 24 ore – spiega il dottor Flavio Paride Postacchini, direttore della centrale operativa del 118 di Ascoli, che coordina le associazioni convenzionate – la Croce Verde di Montefiore si alterna, di solito, con la Croce Azzurra di Ripatransone. Sarà quest’ultima a coprire tutti i turni, fino a che non torneranno al lavoro i colleghi del gruppo in cui si sono verificati i contagi». 

Immediatamente è scattata la sorveglianza sui contatti stretti dei tre e, soprattutto, sui pazienti che gestiti nei giorni precedenti alla scoperta della positività. Subito, infatti, i tre hanno consegnato gli elenchi al Dipartimento di prevenzione che sta coordinando i test.

«Tutti i pazienti sono stati sottoposti a tamponi rapidi e ad oggi (11 novembre, ndr) non ci sono positivi», afferma il sindaco di Montefiore, Lucio Porrà che ha elogiato la Croce Verde, ed i ragazzi coinvolti, per come hanno gestito la situazione: «Lunedì uno di loro era leggermente raffreddato. Nonostante questi operatori siano vaccinati e periodicamente si sottopongono a test di controllo, ha voluto accertarsi che il suo fosse solo un “male di stagione”. Invece ha scoperto di essere positivo.

Di conseguenza hanno fatto il test i due dello stesso equipaggio, rimanendo chiusi fino al giorno successivo nella sede della Croce Verde. Solo il giorno dopo sono andati a casa e si sono ovviamente messi in isolamento, come hanno fatto pure i loro familiari, tra cui non risulta per ora nessun contagiato».

m.n.g.



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