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L’Ascoli irriconoscibile viene punito dal Brescia che vince 2-0 con doppietta del 40enne Palacio

SERIE B - Dopo due prestazioni convincenti, si è rivista la squadra che ha perso in casa col Perugia. Diversi bianconeri fuori fase, ma le sostituzioni di Sottil nell'intervallo restano incomprensibili, con i nuovi entrati Caligara e Ricci che non sono mai entrati in partita. L'argentino segna un gol per tempo. Traversa di Falasco sull'1-0. Vetta solitaria per le rondinelle grazie al tonfo interno del Lecce. Pippo Inzaghi si conferma bestia nera del Picchio con 5 vittorie e 1 pareggio 
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di Andrea Ferretti

 

All’Ascoli in un colpo solo riescono diverse imprese. La sconfitta di Brescia si porta con sè non solo un brutto stop dopo due convincenti vittorie, ma anche: 1) l’uscita dalla griglia playoff, 2) il ritorno alla vittoria interna del Brescia che mancava dal 6 novembre, 3) diversi bianconeri irriconoscibili rispetto a quelli ammirati qualche giorno fa, 4) Sottil che sbaglia (oppure è sfortunato) le sostituzioni nell’intervallo, 5) Caligara e Ricci chiamati a recuperare che tradiscono la scelta del mister disputando 45 minuti orribili, 6) Sottil che non pone rimedio alle scorribande di Palacio che fin dai primi minuti di gioco mette in seria difficoltà uno spaesato Salvi. Unica nota lieta della serata è l’arbitro che perdona Bidaoui mostrandogli il giallo anzichè il rosso. Così male fuori casa l’Ascoli aveva giocato solo a Cittadella.

 

LA GARA – Sottil (ultimo turno di squalifica, in panchina di nuovo Cristaldi dopo che era stato annunciato il vice Baroncelli) ne cambia tre rispetto all’undici inizia che ha battuto l’Alessandria: Salvi per Baschirotto terzino destro, Maistro per Ricci dietro le punte e Quaranta al fianco di Botteghin per Bellusci che ha avuto un imprevisto alla vigilia del match. Moduli speculari fino a centrocampo, perchè a sostenere l’unica punta del Brescia, l’ex Bajic che torna titolare dopo due giornate, ci sono Jagiello e Palacio che ha compiuto 40 anni pochi giorni fa.

 

IL PRIMO TEMPO – Partita subito piacevole tra due squadre ci si affrontano a viso aperto. L’Ascoli va alla conclusione ma i tiri di Bidaoui e Maistro finiscono fuori. Al 14′ ci prova il Brescia con una rovesciata di Leris. La risposta del Brescia è il sinistro a giro da fuori di Tasadjout respinto da Joronen.

 

Poi al 19′ la gara si sblocca con Palacio che, servito sul filo del fuori gioco, trova il varo giusto: controllo e palla alle spalle di Leali, 1-0. L’Ascoli non reagisce, il Brescia fa la partita e sulla sinistra Palacio fa quello che invece non riesce a fare Bidaoui sul fronte opposto. Salvi non riesce a contenerlo e quando sfida in velocità Botteghin, il bianconero è sconfitto in partenza. Palacio, 40 anni solo all’anagrafe.

 

L’Ascoli reagisce e al 42′ la bordata di Falasco da 25 metri viene deviata sulla traversa da Joronen. Sarebbe stato un gol strepitoso, e anche meritato.

 

IL SECONDO TEMPO – Nella ripresa, al ritorno in campo, l’Ascoli si presenta con le novità Ricci e Caligara al posto di Buchel e Collocolo, tra i migliori nel primo tempo. Le sostituzioni lasciano perplessi e i risultati maturano presto. All’8′, infatti, il Brescia raddoppia e lo fa di nuovo con Palacio. Spalle alla porta, l’argentino cattura un pallone in area e riesce a girarsi grazie alla sciagurata marcatura di Salvi. E infila Leali da posizione ravvicinata e angolata.

 

Al 16′ ci pensa Pippo Inzaghi a far svanire l’incubo all’Ascoli e a Salvi perchè cambia i due attaccanti e quindi anche Palacio che esce applaudito da tutto il “Rigamonti”. Stessa mossa dell’Ascoli al 20′ che, con mezzora ancora da giocare, passa al 4-4-2 richiamando in panchina Maistro e  Tsadjout e riproponendo la vecchia coppia d’attacco Dionisi-Iliev.

 

L’Ascoli non ha più nulla da perdere e la trazione diventa decisamente anteriore con Paganini, all’esordio, per Falasco. Ma le maglie bianconere nell’area delle rondinelle non si vedono quasi mai. Anzi al 30′ è Proia a sfiorare il tris.

 

Cristaldi

Dionisi & C. cercano di uscire con l’onore delle armi e ci riescono perchè, innanzi tutto, non arriva il terzo gol avversario e poi perchè appaiono leggermente più vivi. Ma è anche vero che il Brescia deve pensare solo a mantenere il 2-0. E ci riesce.

 

E così Pippo Inzaghi si conferma bestia nera del Picchio. L’ha affrontato 6 volte: 5 vittorie e 1 pareggio.

 

L’Ascoli ora deve far tesoro di questa lezione e proiettarsi subito al Crotone che domenica arriverà al “Del Duca” ringalluzzito dopo l’odierno pari ottenuto in extremis nel derby col Cosenza.

 

BRESCIA (4-3-2-1): Joronen; Karacic, Cistana, Mangraviti, Pajac; Bisoli, Van de Looi (37’st Bertagnoli), Leris; Jagiello (25’st Proia), Palacio (16’st Tramoni); Bajic (16’st Moreo). A disposizione: Andrenacci, Perilli, Papetti, Sabelli, Andreoli, Spalek, Bianchi, Ayè. Allenatore: Inzaghi

 

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Salvi, Botteghin, Quaranta, Falasco (27’st Paganini); Collocolo (1’st Ricci), Buchel (1’st Caligara), Saric; Maistro (20’st Dionisi); Tsadjout (20’st Iliev), Bidaoui. A disposizione: Guarna, Tavcar, D’Orazio, Baschirotto, Eramo, Palazzino, De Paoli. Allenatore: Cristaldi (Sottil squalificato)

 

Arbitro: Di Martino di Teramo (assistenti Garzelli di Livorno e Cipriani di Empoli, quarto ufficiale Villa di Rimini, Var Rapuano di Rimini, Avar Bresmes di Bergamo)

 

Reti: 19’pt e 8’st Palacio

 

Note: spettatori paganti 3.051. Ammoniti Botteghin (A), Bisoli (B), Caligara (A), Bidaoui (A) per gioco falloso, Tramoni (B) per fallo di mano. Recupero 1’+5′

 

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