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Giorgia Latini vice presidente della Commissione Cultura: «Un’occasione per le nostre Marche»

NOMINE - Oltre alla deputata, ascolana di adozione, Mirco Carloni - altro ex assessore regionale - è stato eletto presidente della Commissione Agricoltura
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Gli ex assessori regionali Mirco Carloni e Giorgia Latini sono stati eletti rispettivamente presidente della Commissione Agricoltura e vice presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati.

 

Mirco Carloni

«Ringrazio i miei colleghi è per me un grande onore tornare a ricoprire questo incarico», è il commento dell’onorevole  Latini (Lega), fabrianese ma ascolana di adozione, ex assessore comunale di Ascoli, poi della Regione Marche, tornata in Parlamento per i voti ottenuti nel collegio di Macerata (49,05%), è stata ora eletta vice presidente della Commissione Cultura.

 

«Sarà un’opportunità in più – continua Latini – di collaborazione con i ministri e i sottosegretari del Governo sui progetti del territorio. E sarà un’occasione per le nostre Marche. Il mio impegno riparte dalla rete culturale e dalla progettazione integrata dei teatri, delle biblioteche, dei musei, dei luoghi della cultura, hub da cui far passare il percorso di crescita e sviluppo, soprattutto per la rigenerazione dei borghi, che rappresentano un patrimonio millenario di cultura e identità per il nostro Paese.

Lavorerò per valorizzare l’esperienza della rete teatrale marchigiana. Da assessore ho fortemente voluto la candidatura Unesco delle Marche come “Regione dei teatri”, un percorso che ci ha visto tagliare il primo traguardo dell’ingresso nella tentative list. Credo che questo possa essere un indirizzo valido anche oltre i confini marchigiani, una formula in grado di dare impulso ad un settore con tantissime potenzialità».

 

«L’esperienza da assessore nelle Marche mi ha fatto crescere e dato tante soddisfazioni. Continuerò a lavorare per la mia regione: stesso impegno, stessa dedizione, stessa passione – aggiunge l’onorevole Latini – ora in Parlamento sarà una nuova sfida per lo stesso obiettivo: contribuire a fare crescere il nostro Paese nella consapevolezza che i frutti buoni nascono dall’ascolto del territorio e dal gioco di squadra».

 

 



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