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L’Ascoli riparte dal pragmatismo di Breda e da alcune certezze

SERIE B - Il successo di misura sul Perugia ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo in casa bianconera. Le prime scelte del nuovo tecnico sono state votate alla volontà di evitare rischi eccessivi e di recuperare alcune certezze perse con la gestione Bucchi (anche a livello di gruppo squadra). Ora inizia una settimana importante di lavoro in vista del Parma. Genoa penalizzato di un punto ma la classifica non cambia
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Roberto Breda (foto Ascoli Calcio)

di Salvatore Mastropietro

 

La vittoria di sabato contro il Perugia ha fatto tirare più di un sospiro di sollievo in casa Ascoli. La caduta libera che aveva portato all’esonero di Bucchi, sperimentata nelle prime quattro uscite del 2023, si è fortunatamente arrestata.

 

La squadra bianconera è tornata oggi al lavoro al “Picchio Village”. I prossimi giorni in vista della trasferta di Parma (sabato 18 febbraio ore 14) saranno molto importanti per mister Roberto Breda, che potrà lavorare su molti più concetti tattici rispetto a quanto fatto nella prima settimana.

 

L’esultanza dopo il gol di Collocolo (foto Ascoli Calcio)

Finora il tecnico veneto ha mostrato una discreta dose di pragmatismo. Un esempio è dato, giusto per citare un elemento evidenziato nella conferenza stampa post partita, è quello dei continui rilanci dalle retrovie e dalla quasi totale mancanza di palleggio nelle prime fasi di impostazione. Per larghi tratti del match, infatti, da una parte e dall’altra, si è fatto fatica a contare più di tre passaggi di fila (e non è una esagerazione). Ebbene, Breda ha spiegato tale scelta svelando l’intenzione di voler evitare qualsiasi potenziale rischio derivante dal pressing offensivo del Perugia, che in un momento di scarsa tranquillità come questo avrebbe potuto fare molto male al Picchio. «Il fraseggio richiede automatismi che noi attualmente non abbiamo», ha affermato il nuovo mister. Passi avanti contro il Parma, recuperata quel pizzico di fiducia necessaria per lavorare con meno pressioni, sono attesi anche in questo senso.

 

Botteghin e Bellusci (foto Ascoli Calcio)

C’è poi, oltre ad un po’ di fortuna che non guasta mai, l’aver rimesso al centro il maggior numero possibile di interpreti della passata stagione. È stato recuperato Bellusci (evidentemente non stava poi così tanto male), Buchel messo di nuovo al centro del progetto (non solo a parole), Collocolo e Caligara sugli scudi. A condire il tutto la scelta del 4-3-1-2, che ha messo maggiormente a proprio agio soprattutto il centrocampo. Resta da vedere se questo modulo diventerà il vestito definitivo dell’Ascoli targato Breda, che ha affermato di voler continuare a lavorare anche sull’alternativa del 3-5-2. La questione della mancanza di un trequartista di ruolo non è una cosa da poco, anche se la mezz’ora abbondante concessa a Marsura ha fornito buoni segnali.

 

Le cose da sistemare sono ancora tanto e sarebbe erroneo cominciare a parlare di “paziente guarito”, ma di certo la ripartenza ha riportato buone sensazioni in tutto l’ambiente Ascoli.

 

GENOA PENALIZZATO – Intanto penalizzazione di un punto in classifica per il Genoa, più un’ammenda di 6.000 euro all’amministratore delegato Andres Blazquez Ceballos. Lo ha deciso la Procura Federale per mancati adempimenti di parte dei versamenti delle ritenute Irpef di settembre e ottobre 2022. Il club ligure ha patteggiato la pena che verrà scontata in questa stagione.

 

I rossoblù restano al secondo posto ma scendono a quota 42. I punti di vantaggio di ritardo dalla capolista Frosinone salgono a 12, ed ora il terzetto che insegue (Bari, Reggina, Sudtirol) è a meno tre. La nuova classifica: Frosinone 54 punti, Genoa 42; Bari, Reggina e Sudtirol 39, Cagliari 35; Palermo, Ternana, Pisa, Parma e Modena 34, Ascoli 29; Como, Venezia e Cittadella 27, Perugia 26, Brescia 25, Spal 24, Benevento 23, Cosenza 22


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