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Tufo, il primo cartone animato anti-mafia: nasce dalla matita di un marchigiano

DALLE MARCHE - In occasione della giornata della legalità sarà trasmesso oggi su Rai3 e poi sarà visibile su Raiplay. La regia è di Victoria Mascio, ma la direzione artistica dei disegnatori è firmata da Francesco Forti che dopo l’Accademia di Belle Ari frequentata a Macerata a Torino si è specializzato in film di animazione
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Carlo Cambi

di Carlo Cambi

 

Un cartone animato per la legalità. Passa oggi, 23 maggio, su Rai3 in occasione della giornata della legalità, un lavoro di assoluta avanguardia nato dall’idea collettiva di un gruppo di creativi riunito a Ibridostudio di Torino.

 

Il fatto è che a dirigere l’animazione è un giovane marchgiano, ex allievo dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e pure lui maceratese doc, Francesco Forti. Ha avuto sin da bambino la passione per i fumetti e per l’animazione e dopo il diploma in Accademia è andato a Torino a frequentare la scuola di altissima specializzazione in cinema di animazione.

 

tufoIl risultato è Tufo, il primo film di animazione che sia mai stato dedicato ad una vicenda di criminalità organizzata.

 

«Il merito – suggerisce Francesco – è tutto di Victoria Musci la regista che ha trovato la storia, l’ha voluta raccontare con il linguaggio dell’animazione.

La vicenda ruota attorno alla vita di Vincenzo Cutrò e della sua famiglia. Vincenzo è un collaboratore di giustizia che Victoria ha intervistato e da questa intervista è nata la sceneggiatura del nostro film che ha un formato prettamente televisivo: dura 26 minuti.

Alla sceneggiatura hanno lavorato Giuseppe Cutino e altri suoi collaboratori. Lo abbiamo girato in diverse tappe fatte in Sicilia, prima per fare gli sfondi e i paesaggi che nel film sono reali, poi per fare il casting delle voci, infine per la messa a punto. Victoria ha voluto che l’animazione fosse il linguaggio per avvicinare i più giovani, ma tutto doveva avere una forte impronta documentale».

 

Tufo ha già debuttato nelle scuole di Torino, oggi passa su Rai3 poi sarà visibile su Raiplay, ma soprattutto è in tournée nelle principali rassegne dei film di animazione. «Lo stiamo portando l’Annecy Internatinal Animation Festival – spiega Francesco – che è una sorta di Cannes del film di animazione e abbiamo raccolto convinti consensi».

 

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Francesco Forti

Il primo cartone animato contro la mafia ci ha messo un po’ a trovare i finanziamenti.

 

«Beh i primi due anni di lavoro ce li siamo autofinanziati, poi sono arrivati i contributi dei ministeri della Cultura e dell’Istruzione per quanto riguarda i laboratori che abbiamo fatto con i ragazzi delle scuole che hanno partecipato alla lavorazione del film e altri contributi ci hanno fatto portare la barca in porto e ne siamo felici.

Certo – ammette Francesco – se non fosse stato per la bravura e a caparbietà di Victoria forse non ce l’avremmo fatta.

Ma sono felice di poter dire che Macerata ha contribuito a questa importantissima operazione culturale. Il mio lavoro è stato quello di coordinare il team dei disegnatori. I personaggi li abbiamo prima studiati, poi realizzati, caratterizzati e inseriti nelle scene dal vivo lavorando frame per frame e disegnando ogni mossa, ogni espressione. E’ davvero un film d’animazione intenso e completo».

 

E il resto dell’impegno di Francesco? «Il resto è continua progettazione e realizzazione, è inventare nuovi cartoni. E’ scavare il Tufo della creatività».

 


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