Pagelle Ascoli: Morosini si salva
dal disastro totale,
Da Cruz perde senza testa

SERIE B - Male tutta la difesa: da Gerbo a Padoin, passando per Gravillon e Valentini. Piccinocchi e Brlek impalpabili. Scamacca in sordina
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di Bruno Ferretti

LEALI (5,5) – Non ha responsabilità specifiche sui gol incassati ma tre non sono pochi. Diverse volte non trattiene il pallone, poi rimedia. Un passo indietro.
GERBO (4,5) – Schierato terzino destro in un ruolo che non è il suo, fa quello che può. Poco e male. Prestazione da dimenticare con un’ammonizione che gli costerà anche un turno di stop.
GRAVILLON (5) – Prestazione insufficiente, ben al di sotto del suo standard. Sbaglia anticipi, tempi di intrervento e disimpegni. In ritardo su Pettinari che non è un fulmine di guerra. Il difensore non sembra lui.

L’esultanza di Morosini dopo il momentaneo pareggio

VALENTINI (4,5) – Un rientro negativo nonostante tutto l’impegno che ci mette. Dopo tanta panchina mostra di avere ruggine nelle gambe. Pettinari lo beffa su entrambi i suoi gol. La fascia di capitano non lo aiuta.
PADOIN (5) – Anche “mister 5 scudetti” gioca al di sotto delle sue possibilità. Schierato terzino sinistro offre un contributo insufficiente. Da uno esperto come lui era lecito aspettarsi una ben diversa prestazione.
BRLEK (4,5) – Gioca a sprazzi e si vede poco. Dimentica che era una partita da affrontare con grinta e la gioca come fosse un’amichevole precampionato.
PICCINOCCHI (4,5) – Vale per lui, più o meno, lo stesso giudizio di Brlek. Gioca da play ma non costruisce mai un’azione degna di nota. Gara anonima.
MOROSINI (6,5) – Esordio-gol per l’ex bresciano che giovedì scorso ha disputato il primo allenamento con la nuova squadra e non ne conosce i meccanismi di gioco. Porta l’Ascoli al pareggio fulminando Carnesecchi con un magnifico interno destro dal limite. Gol a parte, mostra di avere buone qualità. Sostituito nel finale.
DA CRUZ (3) – Per essere un calciatore professionista e giocare a certi livelli bisogna avere gambe e soprattutto testa. L’olandese sa giocare bene la palla, è veloce e abile nel dribbling. A livello mentale, però, ha grossi limiti e lo conferma a Trapani dove si fa espellere al quarto minuto di recupero. Poi esce litigando con i tifosi, anziché chiedere scusa. Ci sono altri dieci giorni di mercato e certamente sconterà la squalifica con un’altra squadra.

Zanetti a Trapani

SCAMACCA (5) – Si nota più per il colore dei capelli (gialli) che per quanto combina in campo. Poco movimento. Nella ripresa non sfrutta gli spazi in superiorità numerica.Tira in porta dalla linea di fondo anziché servire Da Cruz nell’area piccola.
BERETTA (5) – Entra subito dopo il secondo gol dei siciliani, ma non sfrutta la freschezza atletica. Non si vede quasi mai.
MATOS (sv) – La disfatta non è certo colpa del ragazzo portoghese (10 gol in Primavera) al quale Zanetti regala la gioia del debutto.
PINTO (sv) – In campo nei minuti conclusivi al posto di Brlek. Conta solo per il debutto in Serie B.
ALLENATORE ZANETTI (4) – Le attenuanti ci sono, vedi le numerose assenze. Ma questo non basta per giustificare una prova così brutta sotto ogni punto di vista. L’Ascoli gioca quasi tutta la ripresa con un uomo in più, ma è il Trapani che sembra essere in superiorità numerica.
ARBITRO CAMPLONE (5,5) – Commette due errori pesanti in favore dell’Ascoli: grazia Gerbo che, dopo l’ammonizione, commette un brutto fallo su Biabiany, ma lui mostra il cartellino giallo al francese. Poi ammonisce con troppa severità Grillo, già ammonito, e lo espelle.

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