Esponenti della segreteria provinciale Ugl e della Rsu dello stabilimento di Comunanza
Giorni decisivi per lo stabilimento Whirlpool di Comunanza, come gli altri siti italiani teatro di mobilitazioni dopo il fallimento dell’incontro al Mise, del 28 settembre scorso.
Fallimento e delusione per la grande assente, l’azienda che si è limitata a liquidare le attese di lavoratori e sindacati, ma anche dei rappresentanti di Governo e Regioni, con un comunicato dove diceva tutto e nulla, lasciando aperta la porta agli scenari peggiori.
A fronte del preoccupante scenario nazionale, il fatto che a Comunanza l’autunno si sta rivelando “produttivo” – senza giornate e di fermo e con l’inserimento di altro personale a tempo determinato – può sembrare in controtendenza.
Ma la Ugl invita a non cadere “nell’inganno” o “nell’illusione”.
«Purtroppo – si legge in una nota della segreteria provinciale di Ascoli – i 23 interinali sono stati assunti per breve tempo, una coda di produzione da finire.
La situazione rimane estremamente critica. Anzi, dobbiamo prendiamo atto di ulteriori figure dirigenziali che hanno deciso di abbandonare lo stabilimento di Comunanza ed i volumi prodotti rimangono ben sotto la soglia annuale programmata».
«A Roma – la condanna della Ugl di Ascoli – al Mise, la Whirlpool ha dato forfait. I vertici Emea attendono le decisioni dall’America, dal Board Whirlpool del 21 ottobre. La mancata presenza della Whirlpool al Mise e questa attesa per le decisioni del consiglio di amministrazione della casa madre, parlano di disimpegno e di futuro al quanto incerto.
A questo punto – continua la nota sindacale – in linea con quanto indicato dal direttivo Ugl Metalmeccanici Whirlpool (guidato dall’ex Rsu di Comunanza Francesco Armandi, ndr) – è il momento di aprire una fase fitta di mobilitazione sindacale, perché esigiamo dalla Whirlpool quel rispetto che si deve alle migliaia di lavoratori che ogni giorno si recano al lavoro senza sapere quale sarà il loro futuro.
Perché c’è la percezione che il Board Whirlpool farà le sue scelte in America e le comunicherà a cose fatte in Italia, dove le dinamiche e i processi lavorativi restano alquanto approssimativi».
Chiara, alla luce di quanto espresso, la posizione di Ugl che, nel «rifiutare scenari di disimpegni industriali e di attacchi ai livelli occupazionali, è pronta ad iniziative di sciopero a difesa dello stabilimento di Comunanza».
La segreteria provinciale Ugl Metalmeccanici, insieme con il direttivo delegato alla Whirlpool, già ad inizio anno avevano denunciato perplessità sul futuro dello stabilimento di Comunanza, chiedendo un incontro territoriale.
«Incontro – sottolineano i sindacalisti – dove non avevamo avuto risposte esaustive. In seguito, a febbraio, dopo un coordinamento Whirlpool avevamo evidenziato la mancanza di investimenti strutturali sullo stabilimento di Comunanza e avevamo chiesto a luglio alla Regione Marche un forte impegno istituzionale e territoriale, a sostegno del mantenimento dell’assetto produttivo ed occupazionale Whirlpool Marche.
La riunione al Mise è venuta anche per richiesta e sollecitazione dell’assessore regionale Marche, Stefano Aguzzi.
La Whirlpool ha voluto sottrarsi a quell’incontro ed è un segnale pessimo.
Ma ribadiamo che l’unica forza per fermare o attutire le scelte della Whirlpool è il fronte comune delle organizzazioni sindacali, affiancato da un intervento politico unitario nell’interesse del territorio di tutti i lavoratori».
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