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Quintana, a Porta Romana prende forma la nuova struttura esterna (Le foto)

ASCOLI - Posizionata nel giardino della sede di viale Treviri, è in grado di ospitare iniziative non solo nel periodo invernale. Un tangibile segno di speranza per il mondo quintanaro, ma non solo, per poter finalmente ripartire
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di Andrea Ferretti

Prende forma ad Ascoli, nel giardino dell’ex Tirassegno, da vent’anni sede del Sestiere di Porta Romana, la nuova tensostruttura fortemente voluta dal direttivo rossoazzurro e materializzatasi, dopo anni di “battaglie” burocratiche, grazie al Comune e al Consiglio degli Anziani.

La nuova struttura, quando sarà pronta, potrà ospitare – ovviamente nel rispetto delle normative anti covid – parte delle attività di Sestiere. Sicuramente tutte quelle che prima, soprattutto nel periodo invernale, all’aperto erano impossibili da svolgere.

Un segnale, quello della nuova tensostruttura, che vuole essere beneaugurante nell’anno della ripresa, della ripartenza della rivocazione storica costretta anch’essa nel 2020 a fermarsi a causa dello stop imposto dal Coronavirus.

La speranza del mondo quintanaro, ma non solo, è che fra qualche mese, con le dovute cautele, si possa ripartire con l’organizzazione della doppia edizione e delle sue manifestazioni collaterali.

Al momento è ovviamente difficile programmare a lunga scadenza, ma il fatto che nel 2020 due rievocazioni storiche come Foligno e Servigliano siano riuscite ad organizzare le rispettive giostre cavalleresche (quella tradizionale a Servigliano, una sola anzichè due a Foligno) indica come non sia impossibile che la Quintana torni in campo, magari in misura ridotta.

La scorsa estate alcuni Sestieri sono comunque riusciti ad organizzare qualche iniziativa, seppur contingentata. Qualcun altro ha invece dolorosamente tagliato la testa toro chiudendo le proprie sedi a doppia mandata e dando appuntamento a un 2021 che tutti si augurano possa essere migliore del peggiore anno della storia moderna, secondo solo alle Guerre Mondiali.

Due anni di stop sono tanti. Troppi. E potrebbero avere negative ripercussioni sul futuro della  stessa rievocazione.


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