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Quintana, esulta Porta Solestà:
Luca Innocenzi vince
la Giostra della ripartenza
Il ricordo delle vittime del Covid

ASCOLI - Al Campo dei Giochi va in scena la prima edizione post Covid. Il cavaliere folignate vince dopo tre tornate tiratissime collezionando l'ennesimo record, davanti a Gubbini (Porta Tufilla) e Melosso (Porta Romana). Si tratta del Palio numero 32 per il sestiere gialloblù. Atmosfera atipica e prove di normalità. Un minuto di raccoglimento per chi ha perso la vita durante la pandemia ed una targa omaggio al direttore dell'Area Vasta Cesare Milani
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di Luca Capponi 

Luca Innocenzi fa 14. E Porta Solestà torna ad esultare. È sua la vittoria della Quintana dedicata alla Madonna della Pace. Quella della ripartenza. Gioia infinita per il sestiere gialloblù, che arriva a 32 palii.

Luca Innocenzi a fine Giostra

Il quattordicesimo trionfo del cavaliere folignate (record assoluto) arriva al termine di una giostra tirata ma dominata, dove Innocenzi si fa male a un dente, si ferisce alle labbra, fa il record della pista e si conferma un “mostro”. Testa a testa con Gubbini di Porta Tufilla, mentre terzo è il giovane Melosso di Porta Romana. A seguire l’esordiente Chicchini di Sant’Emidio, Lionetti (Piazzarola) e Zannori di Porta Maggiore.

Atmosfera inevitabilmente diversa rispetto al passato, quasi surreale. D’altronde qui al Campo dei Giochi non si giostrava più dall’agosto del 2019. Cioè da quasi due anni. Anche il pubblico è ridotto, così come il corteo. Ma ricominciare è d’obbligo.

La competizione si è aperta con l’omaggio al direttore dell’Area Vasta 5 Cesare Milani, premiato con una targa che simboleggia la gratitudine di tutta la città verso medici e personale sanitario che nei mesi più duri della pandemia hanno lottato strenuamente per aiutare i malati. Un gesto seguito da un emozionante minuto di raccoglimento accompagnato dalle chiarine che suonano “Il silenzio” in memoria delle vittime del Covid. Mai dimenticare chi non ce l’ha fatta.

La consegna della targa a Milani

La cronaca della giostra. A rompere il ghiaccio è uno dei favoriti, il plurivittorioso Luca Innocenzi di Porta Solestà, che parte subito col record della pista fermando il cronometro sui 50,1″ (eguagliando quello di Gubbini) e tre centri (ognuno dei quali vale 100) al tabellone, totalizzando 698 punti. L’impatto con la lancia durante la tornata gli scalfisce leggermente un dente.

Poi tocca a Pierluigi Chicchini di Sant’Emidio, all’esordio, che taglia il traguardo sui 51,2″. Per lui due centri e un 80, a cui però si aggiungono due penalità, per un totale di 596 punti. Tocca a Lorenzo Melosso (Porta Romana), il ventenne campione in carica, unico ascolano in gara: tempo finale di 51,3″ e tre centri al tabellone lo fanno arrivare a 674 punti. La palla passa a Massimo Gubbini di Porta Tufilla, altro serio candidato alla vittoria (ha già vinto 6 volte): tempo alto di 51,6″ e tre centri gli valgono 668 punti. È il turno di Mattia Zannori di Porta Maggiore, che ha il compito di accendere le speranze dei neroverdi, che non vincono da tempo siderale, cioè dal 1982: tempo condizionato da un’incertezza in curva (53,8″) e da due centri e un 80 al tabellone, per un totale di 604 punti. Ultimo a giostrare è Nicholas Lionetti (Piazzarola), altro giovane (22 anni), che ferma il cronometro sul 52,2″, inanella ben tre penalità ma colleziona tre centri, arrivando a 566 punti.

La seconda tornata. Innocenzi riparte da leader della classifica: una piccola indecisione gli vale un 51,8 ma tre centri per un totale di 664 punti lo portano a 1.362. Si ferisce di nuovo alle labbra con la lancia e rientra negli spogliatoi comprensibilmente nervoso. Chicchini, tranquillo nonostante il debutto, chiude con un 52,1″e tre centri e 658 punti nella tornata: totale di 1.254. Melosso: 52,3″, tre centri e una penalità lo portano a 1.298 punti totali grazie ai 624 di tornata. Gubbini non molla, stacca un 52 secondi netti con tre centri al tabellone. Bella tornata e 660 punti, con totale di 1.328, si porta al secondo posto e tallona Innocenzi. Zannori ci riprova ma il tempo è di 55,2″, alto: con due soli centri arriva a 1.180 visto che nella seconda tornata i punti sono 576. Chiude Lionetti e fa 52,1″, migliorandosi, con tre centri al tabellone, che gli consentono di arrivare a 1.224 punti.

Dunque, alla fine della seconda tornata conduce Innocenzi, seguito da Gubbini, Melosso, Chicchini, Lionetti e Zannori.

Esultanza Solestà

Alla terza tornata si giostra seguendo l’ordine di classifica invertito. Dunque, ci si gioca la vittoria alla fine. Nel frattempo Zannori, che non ha più nulla da chiedere alla giostra, decide di cambiare cavallo: West Groove sostituisce Tuttavia. Chiude con un 56,2″, due centri e tre penalità (406 punti di tornata), che lo portano 1.586 punti finali: per lui è ultimo posto. La scivolata della prima tornata si è rivelata decisiva. Amarezza ma testa già ad agosto.

Lionetti si conferma al quinto posto con 54,1″ e due centri al tabellone per una tornata da 598 punti: fiducia nel futuro coi suoi 1.822 punti finali.

Chicchini termina la sua prima Quintana in maniera molto onesta, tra i complimenti dei sestieranti che lo vedono già ben proiettato alle prossime sfide: tempo di 52,3″ con tre cento al tabellone per 654 punti di tornata e 1.888 punti totali.

Arriva il momento decisivo per Melosso, che ha ancora chance di provare a vincere: stacca un 52,2″ e inanella tre centri che lo portano a 1.954 punti totali (656 di tornata), confermandosi un predestinato. Un giro di pista pulito e concentrazione sempre alta. Non è più una sorpresa.

Ecco Gubbini. Deve mettere pressione. E lo fa con il tempo importante di 51,4″. Ma i centri al tabellone sono due su tre, che lo conducono a 1.980 punti totali (652 di tornata). Gubbini, per sua stessa ammissione, non è soddisfatto.

Arriva il momento clou, Innocenzi scende in pista per difendere la vittoria. E lo fa. Il tempo è di 52,7″, i centri sono tre, i punti 646: è vittoria. Chiude con 2.008 punti. Ma prima dell’ufficialità e della conferma per il fenomeno di Foligno c’è l’omaggio alle forze dell’ordine con Inno d’Italia e sfilata a cavallo. Doveroso ma forse eccessivamente lunga dato l’orario (è quasi mezzanotte). Ad ogni modo, Solestà festeggia. E la Quintana è tornata.

(foto di Stefano Capponi)

 


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