di Andrea Ferretti
“De deve penzà lu Chemmune” (ci deve pensare il Comune), “Ndande li resporca” (tanti le risporcano), “De dì ‘nze vede” (di giorno non si vede). Sono le frasi, in dialetto, pronunciate da molti commercianti ascolani le cui attività sono protette da serrande sempre più imbrattate di scritte e disegni spesso senza senso. Sono i soliti tag lasciati dai disegnatori della notte che magari amano definirsi writers, ma che in realtà sono solo volgari imbrattatori notturni armati di pennarelli e bombolette spray.
Proprio su questo fenomeno, o meglio piaga, punta il dito questa volta “Ascoli Nostra”, l’associazione che da mesi assegna “Lu Scorfena della settimana”. Si tratta del 19° e penultimo appuntamento con il curioso concorso che alla fine procederà all’assegnazione de “Lu Scorfena d’Ore” (seconda edizione), basato anche sulle segnalazioni dei lettori.
Nel mirino le serrande di negozi e garage che durante gli orari di apertura sono ovviamente alzate rendendo invisibili gli imbrattamenti. Ma poi la sera, dopo la chiusura e l’abbassamento, ricompaiono inesorabilmente in tutta la loro bruttezza incrementando la tristezza di cittadini e passanti.
In molti casi le serrande sono disegnate da giovani artisti che vengono appositamente chiamati all’opera dal titolare del negozio il quale, con questo “stratagemma”, evita disegni, scritte e tag di anonime mani che gli umani non comprendono.
Nessuno, infatti, osa sporcare il disegno perché c’è una forma di rispetto da parte degli improvvisati imbrattatori nei confronti dei veri writers. Questi ultimi a volte vengono anche ingaggiati anche da Amministrazioni pubbliche per disegnare muri e facciate di edifici privati.
«Rendere presentabili queste saracinesche non è così difficoltoso come pulire i muri in travertino o le pareti intonacate – dicono da “Ascoli Nostra”, associazione legata a doppio filo con l’attività da anni portata avanti dagli “Angeli del Bello” – perché basterebbe uno straccio imbevuto di solvente oppure, nei casi più difficoltosi, una bella mano di vernice. Considerando l’esiguità della superficie – aggiungono – non si tratta di un grosso lavoro, per cui si dovrebbero dimostrare maggiore senso civico e collaborazione per il decoro cittadino».
LA LISTA (e relativi link) DEGLI “SCORFENA” DI ASCOLI NOSTRA
3 – Il portone di via dei Bonaccorsi
5 – La fontana di Piazza San Tommaso
8 – L’edificio di corso Mazzini-angolo Piazza del Popolo
9 – L’aiuola di San Pietro Martire
10 – I balconi del centro storico
13 – Le bacheche di Viale De Gasperi
15 – La fontana di Viale De Gasperi
16 – Il volantinaggio selvaggio
17 – Le fontane abbandonate della città
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