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Ascolto & Partecipazione, il futuro candidato sindaco presenta la “lista della spesa” a Fioravanti

ASCOLI - Il consigliere comunale d'opposizione Emidio Nardini, che in attesa dell'ufficializzazione sembra sia stato individuato come candidato unico del centrosinistra alle Amministrative di maggio, elenca una sfilza di situazioni in cui il dito resta sempre inesorabilmente puntato contro il primo cittadino
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Emidio Nardini e Marco Fioravanti

 

«La narrazione del sindaco Fioravanti e della sua giunta rappresenta la città di Ascoli come una sorta di Eden, dove tutti hanno ciò che occorre per vivere felici: verde pubblico ben curato, chilometri di piste ciclabili, addirittura la Sgl Carbon sulla via della bonifica, sostenibilità di ogni genere nei quartieri (a partire dai 30 km orari a Porta Maggiore, che però ancora non ci sono), parcheggi che ritornano di proprietà comunale, festa della scuola, discoteche e concerto in piazza, gare di equitazione, best seller pubblicato da chiunque conosca almeno l’alfabeto».

 

Lo afferma Emidio Nardini, capogruppo di “Ascolto & Partecipazione”, consigliere comunale d’opposizione, ex candidato sindaco alle ultime elezioni che portarono Marco Fioravanti a Palazzo Arengo, il quale sembra sia pronta a rilanciare la sfida fra sette mesi come candidato unico del centrosinistra. Una scelta che comunque nessuno ha ancora ufficializzato.

 

«Ma se le cose stanno così – prosegue l’ex cardiologo dell’ospedale “Mazzoni” – perché vi è una fuga dalla città? Giovani in primis, ma anche persone in età lavorativa? Se invece si guarda la realtà, vediamo disperdersi in mille rivoli, alcuni inutili, gli ingenti finanziamenti del Pnrr, forse l’ultima vera grande opportunità di progettare una vera rinascita per la città e il suo territorio che si perde. Vediamo proclami trionfalistici sul recupero dei parcheggi della Saba, ma non sappiamo cosa sia accaduto al contenzioso per il mancato guadagno sugli stalli indisponibili e non abbiamo un piano finanziario certo che illustri alla città quale sarebbe il reale costo dell’operazione.

 

Vediamo lo sbancamento della vasca di prima pioggia della Sgl Carbon finanziata da tutti noi e non dal proprietario privato, ma senza uno straccio di progetto per l’intera area. I lavori allo stadio, ritenuti prioritari dal sindaco, in quanto parte integrante della sua continua campagna elettorale – aggiunge – lievitano a dismisura nei costi e vengono ritardati nella realizzazione. Nota a margine: forse sarebbe stato più urgente eseguire i lavori di messa in sicurezza delle scuole cittadine, fuori norma rispetto al rischio sismico e ancora trascurate dopo ben sette anni dal terremoto.

 

Ma i giovani hanno di che consolarsi: gli spettacoli in piazza dovrebbero essere sufficienti a convincerli di restare ad Ascoli. Perché andare via! Qui ci si diverte sempre: ci sono concerti (e di questo siamo contenti anche noi), movida e notti bianche in tutte le stagioni, ma anche risse, in alcune zone cittadine con i residenti che si lamentano costretti a sentirsi in colpa perché non capiscono le esigenze dei pochi giovani rimasti. E non si può non rilevare l’assordante silenzio relativo alla Sanità picena. Non ci sono fondi regionali per gli ospedali – la conclusione del consigliere Nardini – né per ammodernare quello che c’è. Ricordiamo il nostro sindaco incatenato ai cancelli dell’ospedale durante la passata campagna elettorale a difesa del “Mazzoni”: ma di fronte al pronto soccorso che collassa, le liste d’attesa da incubo, e il personale stremato, chissà che farà nella prossima?».


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