di Benedetto Marinangeli
Una petizione di Legambiente Marche e San Benedetto per eliminare plastiche e polistirolo dal mare con lo stop dell’utilizzo di questo materiale per le cassette di pesce. Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, svoltasi presso la sede del Circolo Nautico Sambenedettese erano presenti Francesca Pulcini, Sisto Bruni e Kessidy De Berardinis di Legambiente, Mauro Colarossi comandante della Capitaneria di Porto e il presidente del sodalizio rivierasco Arcangelo Caputo.
La conferenza odierna
«La raccolta firme -dice Bruni– è destinata all’Amministrazione comunale ed alla Regione Marche perché vogliamo l’eliminazione delle cassette di polistirolo non solo dal porto di San Benedetto ma anche in tutti gli altri bacini regionali. Abbiamo passato anni a raccogliere plastiche dal mare ed ora chiediamo di non utilizzarle più. Lo smaltimento di questo materiale, infatti, non viene fatto nel miglior modo possibile e quindi ritorna in circolo. Ci sono tante alternative a questo tipo di cassette ed è ciò che chiediamo. Inoltre è in atto una campagna nazionale sul non utilizzo di bicchieri, piatti e posate di plasticale per sostituirle con altre biodegradabili. Chiederemo anche che venga ufficializzata una convenzione tra la Regione e i pescatori affinché si permetta loro di raccogliere i rifiuti in mare e di riportarli a terra. Iniziativa che sta partendo oggi ma che non è regolata da norme di legge».
Mare inquinato
«Un tempo a San Benedetto -aggiunge Francesca Pulcini presidente regionale di Legambiente- si usava la plastica lavabile, dovremmo tornare a quella soluzione. La plastica monouso dal 2021 non sarà più utilizzabile e per questo motivo si deve trovare un modo per poterla sostituire con materiale biodegradabile. Si possono utilizzare quelle realizzate con materiale compostabili anche perché l’innovazione è presente in questo campo. L’Unione Europea dice di andare avanti in questa direzione con la Regione Marche che per prima ha messo mano a questa problematica che prevede che i pescatori diventino le sentinelle del mare. Domani ci sarà un tavolo tecnico proprio in tal senso. La petizione è disponibile anche sul sito Legambientesbt.it ed è attiva da subito e probabilmente metteremo dei gazebo per la firma anche in centro città».
Francesca Pulcini di Legambiente
L’iniziativa trova anche l’appoggio del Comandate della Capitaneria di Porto di San Benedetto Colarossi. «Tra noi e Legambiente -afferma- c’è uno storico legame perché entrambi abbiamo un obiettivo comune e cioè la salvaguardia del mare. Sono convinto che debbano essere gli stessi pescatori a convincersi dell’opportunità di passare alla plastica biodegradabile anche perché le cassette in polistirolo non sono illegali e non possono essere vietate. E’ meglio che facciano loro questa scelta prima che sia una legge ad imporlo».
Anche il Circolo Nautico Sambenedettese sente molto la problematica. Nelle settimane passate, infatti soci e volontari coordinati dal consigliere Angelo Crescenzi e sotto l’egida del presidente Arcangelo Caputo, hanno raccolto diversi chili di plastica sia al molo sud che nella darsena del circolo. Inoltre da tempo è attivo un macchinario che permette di raccogliere le microplastiche all’interno del porto turistico.
«Devo dire -spiega Crescenzi– che i rifiuti che raccolgo vanno diminuendo rispetto al passato ma la situazione è preoccupante. Ci sono dei rifiuti che lascio appositamente galleggiare per vedere che fine fanno e ho constatato che rimangono all’interno del porto. Sono convinto che sul fondale ci sia diversa immondizia. Il messaggio che vogliamo far passare non è che San Benedetto sia una città sporca ma che grazie all’intervento dei suoi cittadini San Benedetto è una città più pulita».
La chiusura di Kessidy De Berardinis non ammette repliche. «Il polistirolo resta, al momento, l’elemento inquinante maggiormente presente nel nostro mare. Solo alla Sentina, in cento metri di spiaggia tra le cassette dei pescatori e quelle utilizzate dai vivaisti abbiamo raccolto oltre 3.000 pezzi. E’ necessaria -conclude- una netta e decisa inversione di tendenza. Questa petizione si muove proprio in tal senso».
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