di Luca Capponi
C’è chi dice che i fantasmi si limitino a infestare castelli e vecchie ville. Ma ad Ascoli pare che ne sia spuntato uno con due ruote e targa regolare. Protagonista di questa storia degna di un episodio di “Ai confini della realtà” è un trentenne ascolano, colpevole – a sua insaputa – di aver collezionato multe nel Napoletano…mentre il suo scooter riposava pacifico in garage.
Sì, avete capito bene: mentre lui si muoveva tra lavoro e vita quotidiana, ignaro di tutto, arrivavano tre verbali per infrazioni stradali commesse tra gennaio e marzo a chilometri di distanza, tra le curve e i caselli campani di Corso Malta, Fuorigrotta e Capodichino. A bordo, presumibilmente, un clone misterioso. O uno spirito ribelle dei motori.
«Le prime due multe pensavo fossero uno scherzo – racconta il malcapitato -. Poi ho iniziato a preoccuparmi. Del resto, chi non si preoccuperebbe vedendo il proprio scooter trasformarsi improvvisamente in un pendolare del Vesuvio, con tutti i rischi del caso? Gli importi non sono ancora per fortuna altissimi, ma se la cosa non si risolve temo di trovarmi davanti ad altre complicazioni».
Ovviamente, lo scooter non si è mai mosso dal suo posto. Testimoni oculari: i vicini di casa, il cane del palazzo, e soprattutto…le telecamere condominiali. Eppure, gli uffici preposti sembrano ancora nel pieno della meditazione burocratica: «Le faremo sapere», è stata finora la risposta più concreta ricevuta.
Nel frattempo, lui non si da per vinto. Dopo aver inviato una raffica di Pec, l’ultima è volata dritta verso Autostrade per l’Italia, sperando in un miracolo autostradale o almeno in un po’ di chiarezza. Nel dubbio, si comincia a vociferare: è un caso di targa clonata? Qualcuno gli ha rubato l’identità per lanciarsi in spericolate fughe campane? O siamo di fronte alla prima manifestazione paranormale su due ruote?
Intanto, lui resta in attesa. Scooter in garage, chiavi sul tavolo e una domanda ricorrente: «Ma se lo risveglio, magari torna anche col pieno?».
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