
La trasmissione televisiva che ieri è tornata ad occuparsi del caso Garlasco
Caso Garlasco, gli inquirenti tornano nella fabbrica di Civitanova che produsse la suola della scarpa portata dall’assassino. Con la riapertura dell’indagine sulla morte di Chiara Poggi la trasmissione televisiva “Ore 14 sera” condotta da Milo Infante ieri sera è tornata ad occuparsi anche di un elemento chiave: la scarpa macchiata di sangue e portata dall’assassino di Chiara, un elemento che era stato fondamentale anche nella prima inchiesta e che con l’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio torna a essere fondamentale per chiarire il numero di scarpa esatto calzato dall’assassino.

La suola Margom della scarpa dell’assassino di Chiara Poggi
E infatti la notizia è che gli inquirenti sono tornati due mesi fa a Civitanova, alla Margom, azienda della zona industriale di Civitanova che produceva in esclusiva la suola a piccoli rombi per l’azienda calzaturiera Frau. E ai microfoni della Rai ieri sera i responsabili dell’azienda sono tornati a chiarire che avevano già consegnato tutta la documentazione in possesso già nel 2014 e che di nuovo si sono messi a disposizione degli inquirenti, ma che ormai quel modello di suola e il relativo stampo è stato dismesso e non è più in produzione.
Il punto su cui la difesa di Stasi solleva perplessità e ora anche la procura di Pavia vuole vederci chiaro è il numero effettivo della calzata: la suola infatti è di 27 centimetri, con un margine di errore di mezzo centimetro in difetto o in eccesso. E questo corrisponderebbe ad un 42, numero effettivamente indossato da Alberto Stasi, ma con mezzo centimetro in più la calzata della calzatura potrebbe arrivare ad un 43 e mezzo. E Andrea Sempio indossa un 44.
L.B.
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