di Marco Braccetti
«I recenti episodi di maltempo, con nubifragi e allagamenti sempre più frequenti, rendono necessario dotare il personale del Corpo di Polizia Municipale di adeguato abbigliamento tecnico che garantisca sicurezza e piena operatività». Con questa premessa, un atto dei vigili urbani sambenedettesi dà il via libera all’acquisto di nuovo vestiario anti-pioggia, per una spesa complessiva di 8.655,90 euro.
La fornitura è stata affidata alla ditta specializzata CCCP S.r.l. di Monteprandone e, nello specifico, prevede l’acquisto di 50 mantelle antipioggia giallo/blu (taglie dalla XXS alla 4XL) e 15 pantaloni, sempre antipioggia, dalla taglia S alla 3XL. «Vi è necessità – sottolineano dal Comando retto da Pietro D’Angeli – di dotare il personale che svolge servizio esterno di apposito abbigliamento impermeabile che consenta di poter operare anche nelle condizioni meteo più avverse».
Che a San Benedetto il clima stia cambiando lo dimostrano anche i dati degli esperti. In sintesi: meno giorni di pioggia durante l’anno ma, contestualmente, più quantità d’acqua scaricata a terra. Un trend espresso dal climatologo Massimiliano Fazzini. «L’intensità media delle piogge è aumentata del 20% circa – ha ribadito il dottor Fazzini – ma ciò comunque non giustifica del tutto le sempre più frequenti problematiche di allagamento presenti in città, dovute principalmente all’elevata urbanizzazione, amplificata anche negli ultimi anni».
Le preoccupanti parole di Fazzini sono confermate anche dal Paesc (Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima) recentemente approvato dalla giunta Spazzafumo. Un programma che vede San Benedetto collaborare con: Grottammare, Cupra Marittima e Monteprandone: «La tendenza generale ad eventi di precipitazione meno frequenti e più intensi, può determinare allagamenti soprattutto nelle aree fortemente urbanizzate e in contesti caratterizzati da elevata impermeabilizzazione del suolo. La rete stradale è particolarmente soggetta ad allagamenti di questo tipo a causa dell’elevato numero di sottopassi ferroviari, come è possibile constatare anche dalla cronaca locale: sono frequenti, infatti, interruzioni stradali dovute a questo tipo di eventi, imputabili secondo gli strumenti di pianificazione del servizio idrico integrato anche a carenze specifiche del sistema di drenaggio, riscontrate in tutti i comuni coinvolti».
«Un indicatore utile a valutare la vulnerabilità rispetto a questa famiglia di rischi – prosegue il Paesc – riguarda la densità edilizia e insediativa. In base all’Osservatorio nazionale ISPRA sul consumo di suolo la quota di suolo comunale consumato è per tutti i comuni dell’area di studio superiore alla media nazionale (pari al 7,1%) e varia da un minimo dell’11,6% nel comune di Cupra Marittima ad un massimo del 37% di San Benedetto».
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