Pazza l’idea…Spazzafumo tra i nomi valutati dal Pd per le Regionali

SAN BENEDETTO - Scenario di crisi in Viale De Gasperi, dopo il caso Ciip e il Consiglio deserto. Voci di corridoio vedrebbero il nome del sindaco sambenedettese fra gli ipotetici candidabili tra i ranghi dem per la scalata alle Regionali
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Matteo Ricci e Antonio Spazzafumo

di Giuseppe Di Marco

 

L’idea è abbastanza pazza e d’altro canto, al momento, è solo una voce di corridoio. Ma un appuntamento elettorale come le Regionali si fonda anche su ipotesi e scelte “folli”. E i sussurri, in queste circostanze, possono avere più fondatezza delle grida.

 

Il sussurro che si è fatto breccia tra le pietre delle segrete stanze è che il centrosinistra, impegnato a costruire la scalata a Palazzo Raffaello di Matteo Ricci, starebbe valutando di inserire Antonio Spazzafumo nella lista dei propri candidati. Eventualità che potrebbe verificarsi solo nel caso in cui Spazzafumo si dimettesse o cadesse. Cosa non impossibile, dato il cataclisma generato dal Consiglio di ieri, saltato per mancanza del numero legale.

 

Vediamo cosa ci ha indotti a pubblicare, e non a cestinare, questo improbabile sospiro. Al civico 124 di Viale De Gasperi tira vento di crisi, e questo è un fatto indiscutibile. La maggioranza che ha portato Spazzafumo a vincere le Amministrative nel 2021 è, parafrasando Nick Cave, “una distante memoria nella mente del suo creatore“. Quindi la domanda è questa: anche se l’imprenditore dovesse risolvere la spaccatura di oggi, quante altre sarebbe disposto a sopportarne? Quale futuro politico si prospetta con le donne e gli uomini che compongono la sua attuale squadra?

 

In più va detto che piccoli accenni di corteggiamento, da parte del centrosinistra, ci sono sempre stati. E’ stato il centrosinistra a dare la spintarella per vincere il ballottaggio. Questo è un fatto che Spazzafumo non può in nessun modo dimenticare. La squadra originaria, peraltro, comprendeva elementi di centrosinistra, come l’assessora Lina Lazzari, il figliol prodigo del Pd Fabio Urbinati. L’attuale presidente del Consiglio è un certo Eldo Fanini, già numero due nella giunta Gaspari. Insomma, lavorando un po’ di fantasia e un po’ di concretezza, qualche aggancio si trova.

 

Ci sono indiscutibili elementi poco convincenti in questa teoria. Intanto Spazzafumo sembrerebbe non aver intenzione di dimettersi. Non con una stagione di commissariamento tanto lunga all’orizzonte. E nonostante tutto, pare che il sindaco voglia risolvere la spaccatura dentro la maggioranza. Come? Quello dei compromessi politici, tutto sommato, resta un pozzo senza fondo. Ma a questo giro pare che qualche notabile possa saltare.

 

Infine. Per ogni punto di contatto tra Spazzafumo e il centrosinistra, sarebbe possibile trovarne uno corrispondente nel blocco di destra. Destra che, va ricordato, ha governato e continua a governare l’ente sovraordinato della Regione.

 

In definitiva, non è possibile dare per scontato che nel Pd si stia pensando a Spazzafumo. Al contempo non sarebbe giusto, però, definirla una balla colossale. Di fischi, folate, brezze e bave di vento, in questo periodo, ce ne sono a bizzeffe. Eppure è nel vento, come cantava qualcuno, che soffia la risposta.

 

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