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Turismo, si può fare di più
Celani bacchetta il piano anti crisi

TURISMO - Il consigliere regionale di Forza Italia critica l'integrazione al piano straordinario per la promozione delle Marche. Ecco i rilievi
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di Piero Celani*

Piero Celani

È stata approvato in consiglio regionale, l’integrazione al piano straordinario per lo sviluppo, la promozione e la valorizzazione delle Marche, a seguito degli eventi sismici verificatesi a partire dall’agosto 2016. Ho criticato l’atto, astenendomi nella votazione finale per i seguenti motivi: 1)- Pur prevedendo l’impegno di 35 milioni di euro nel quadriennio 2017/2020, il piano non affronta compiutamente il problema della rivitalizzazione socio-economica delle aree interne colpite dal sisma. È chiaro che se non si ripristineranno i servizi e le attività in queste zone, sarà difficile portarvi i turisti. 2)- Non è stato affrontato il tema della ristrutturazione e riqualificazione dei centri di accoglienza turistica (IAT), che da tempo necessitano di essere “riposizionati” sul territorio, sia come numeri che come qualità. Nulla si dice anche sulla formazione del personale di queste strutture e sulla loro gestione. 3)- Non è stato affrontato il tema del grande “malato” del turismo marchigiano, cioè il turismo ” degli stranieri”. 4)- Manca un forte collegamento tra turismo e cultura, dimenticando che è proprio la cultura il grande “attrattore” di questa regione; e non solo quella tradizionale connessa alla fruizione dei musei e del patrimonio storico, ma anche tutto ciò che concerne il patrimonio culturale immateriale marchigiano, come il paesaggio, lo stile di vita, l’arte, e l’enogastronomia. Il mio impegno, nei prossimi mesi, sarà quello di modificare e migliorare, questo stato di cose.

*consigliere regionale di Forza Italia ed ex sindaco

 


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