facebook rss

Studente morto durante lo stage: le reazioni di politica e sindacati, intanto la procura indaga per omicidio stradale

L'ADDIO al 16enne Giuseppe Lenoci giovedì prossimo. Gli interventi delle Istituzioni, dalla Regione che ha aperto la seduta di consiglio con un minuto di silenzio al Ministro Bianchi. Ma anche l'assessore regionale Aguzzi e la Fiom Marche che sarà accanto agli studenti nelle mobilitazioni indette dal 18 febbraio
...
giuseppe-lenoci2-303x400

Giuseppe Lenoci

 

Sono stati fissati i funerali di Giuseppe Lenoci, il 16enne di Monte Urano morto tragicamente in un incidente stradale nella mattinata di ieri, a Serra de’ Conti, mentre svolgeva uno stage. Il furgone su cui viaggiava come passeggero è finito fuori strada, andando a scontrandosi contro un albero. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale.

 

La camera ardente per quanti vorranno salutare il ragazzo, è stata allestita alla Casa del Commiato Giorgi, in via Oreste Merli 12/A a Serra de’ Conti.
Il corpo del giovane giungerà poi domani, alle 11,30, alla chiesa di Santa Maria Apparente. Il funerale avrà luogo giovedì, alle 10, nella chiesa San Michele Arcangelo e quindi si procederà per il cimitero. Giuseppe Lenoci lascia la mamma Francesca, il papà Sabino, i fratelli Michael e i nonni Anna e Giuseppe.

 

La famiglia ha espressamente richiesto non fiori, ma offerte alla Caritas di Monte Urano. La tragica morte del 16enne è arrivata in procura: il pm Serena Bizzarri ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Per ora non ci sono indagati. Sono, infatti, ancora da valutare tutti gli aspetti che hanno portato il furgone condotto da un 37enne fermano a finire fuori strada, in via Fornace.

Il conducente è stato dimesso da Torrette questa mattina. Per il 16enne l’impatto è stato devastante e non c’è stato nulla da fare. Il lavoro degli inquirenti si concentrerà anche sugli aspetti della sicurezza sul lavoro. Si cercherà di capire perché il 16enne stesse su quel furgone e quale compito gli fosse stato affidato il giorno della tragedia.

Intanto le Istituzioni locali, regionali ma anche nazionali, ed i sindacati, sono intervenuti sull’accaduto.

 

L’ASSESSORE REGIONALE STEFANO AGUZZI – «Più che discutere sull’opportunità di corsi formativi per l’inserimento al lavoro, c’è una discussione più ampia che deve comprendere tutta la partita della sicurezza sul lavoro», sono state le parole dell’assessore regionale al Lavoro e alla formazione professionale, Stefano Aguzzi, in un’intervista rilasciata a Cronache Ancona. 
«Quello di ieri è stato un tragico incidente, oltretutto un incidente stradale, durante un orario di lavoro, certo, ma un incidente stradale – ha detto Aguzzi -. Tutta la mia solidarietà e vicinanza va alla famiglia, alla comunità e a tutti coloro che conoscevano questo ragazzo».
Circa i corsi di istruzione e formazione professionale «sono corsi ormai storicizzati – ha aggiunto l’assessore regionale -, non solo nella Regione Marche ma in tutte le Regioni, e sono corsi anche molto utili per l’inserimento lavorativo dei nostri giovani che non vanno a scuola, nelle scuole statali; ma preferiscono aderire a questi corsi professionali. Spesso, questi corsi, fungono anche da recupero scolastico per chi ha abbandonato la scuola».

 

L’assessore ha poi ricordato che «l’80% e oltre, di chi frequenta questi corsi, tendenzialmente poi trova lavoro. Quindi io non sono per mettere in discussione i corsi professionali di per sé; sono – ha ribadito – per alzare l’attenzione ulteriormente sulle attività lavorative, tutte, e non solo di chi fa lo stage ma anche di chi lavora a tempo determinato o indeterminato; e sia perché si debba avere la certezza che gli incidenti sul lavoro non debbano assolutamente succedere».

 

Aguzzi ha ripetuto che «quello di ieri, non certo per sottovalutarne la gravità – ha tenuto a precisare perché è un fatto ovviamente luttuoso e gravissimo, è avvenuto tramite un incidente stradale. Fatica è dire che poteva o non poteva essere evitato; sicuramente tutto è evitabile però purtroppo certe disgrazie succedono. Nei luoghi di lavoro occorre invece innalzare l’attenzione soprattutto in un momento come questo – ha concluso – in cui c’è una certa ripresa, una forte ripresa, e non vorrei che venga sottovalutata la sicurezza di chi lavora».

 

IL MINISTRO BIANCHI – Sempre questa mattina, durante la trasmissione Mattino Cinque, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha ricordato Giuseppe Lenoci. «Tutta la mia vicinanza da padre – ha detto – ma non era alternanza scuola lavoro: Giuseppe stava facendo un percorso di formazione professionale triennale, la rivisitazione va fatta ma vanno coinvolte le Regioni. Un conto è l’alternanza scuola lavoro e un conto è la formazione professionale. Dobbiamo rivedere il sistema per un’educazione fuori dalle scuole e dai Centri di formazione professionale. Ci deve essere un percorso formativo e uno educativo – ha aggiunto – con esperienze fuori dalla scuola, ma non può essere un surrogato del lavoro, deve prevalere il rapporto educativo».

 

IL SOTTOSEGRETARIO AL LAVORO ACCOTO – Cordoglio è stato espresso anche dalla senatrice Rossella Accoto, Sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche Sociali. «Desidero esprimere la mia vicinanza alla famiglia di Giuseppe Lenoci. Una tragedia che deve spingere tutti ad un momento di riflessione e ad evitare facili strumentalizzazioni. Giuseppe frequentava il Centro di formazione professionale Artigianelli dell’opera Don Ricci di Fermo ed era specializzando in termoidraulica. Era al terzo anno e a giugno avrebbe ottenuto la qualifica professionale di terzo livello come operatore termoidraulico. Una tragica fatalità ha interrotto la sua vita e le sue aspirazioni. Non è facile accettare – ha detto – che possa accadere ad un giovane di 16 anni. Possa riposare in pace».

 

DINO LATINI (Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche) – Oggi, 15 febbraio, in apertura seduta del Consiglio regionale il Presidente dell’Assemblea legislativa, Dino Latini, ha chiesto un minuto di silenzio per il sedicenne di Monte Urano: «Testimoniamo la nostra vicinanza ai familiari di Giuseppe Lenoci. La sua è ancora una volta una morte  inconcepibile. E non vogliamo andare avanti con le parole.  Quella della sicurezza, più specificatamente nei luoghi di lavoro, è una tematica che richiama le istituzioni e la comunità tutta ad un grane senso di responsabilità», il commento di Latini.

 

LA FIOM MARCHE«La Fiom Marche , nell’esprimere totale solidarietà e condoglianze alla famiglia di Giuseppe Lenoci, ritiene che quanto accaduto non sia né un incidente , né una tragica fatalità, ma il risultato di un
sistema in cui gli studenti vengono messi a lavorare nello stesso identico contesto in cui muoiono quattro lavoratori ogni giorno.
L’ organizzazione sindacale marchigiana dei metalmeccanici pensa che il modello di alternanza scuola-lavoro e di stage debba essere totalmente rimesso in discussione, perché pur se pensato come formativo è diventato uno strumento di pericoloso sfruttamento , che legittima un mercato del lavoro in cui le aziende competono al ribasso su sicurezza e salari, come se fosse normale lavorare gratis senza diritti.
I governi che si sono susseguiti hanno grandi responsabilità e per questo i metalmeccanici marchigiani fanno un appello affinché l’ attuale modello dell’alternanza scuola-lavoro che ha prodotto tutto questo venga totalmente ripensato partendo dal presupposto che la scuola deve essere un luogo di crescita e relazione e non palestra di sfruttamento, precarietà e morte.
Per tutti questi motivi la Fiom Marche si schiera con le studentesse e gli studenti aderendo e sostenendo tutte le mobilitazioni da essi indette, a partire da quella del 18 febbraio che si svolgerà a Fermo».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X