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Via Fileni, proteste dei residenti: «Col nuovo marciapiede auto schiacciate contro i nostri portoni di ingresso»

SAN BENEDETTO - Il percorso per ipovedenti, che collegherà Piazza Cesare Battisti al Paese Alto, non piace ad alcuni cittadini che adesso hanno timore ad affacciarsi a causa del transito ravvicinato dei mezzi: «Si mettano dossi, dissuasori, una Ztl, qualcosa va fatto»
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Via Fileni, transito ristretto per le auto, proteste dei residenti lato sud

 

di Pier Paolo Flammini

 

Qualche problema in via Fileni, la strada che collega Piazza Cesare Battisti e la Statale 16 al Paese Alto di San Benedetto, un tempo sovrastata da L’Arco di Fiorà, abbattuto con i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

 

Sono infatti in corso dei lavori di riqualificazione della via nell’ambito di un progetto che in questa fase prevede la realizzazione di quattro percorsi a favore di non vedenti che da Piazza Battisti raggiungeranno Piazza Bice Piacentini e Piazza Sacconi, nel cuore del vecchio incasato. Le opere consistono in un marciapiede adeguato con guide naturali e guide artificiali di nuova installazione, con punti informativi digitali. L’investimento è pari a 187 mila euro per le opere e 33 mila euro per le dotazioni aggiuntive e il loro allestimento (pannelli in braille, tabelle informative).

 

Via Fileni, l’asfalto

Qual è, dunque, il problema che si origina in via Fileni? Un residente ci ha contattato ed effettivamente la discrepanza tra il nuovo marciapiede e il tratto asfaltato (si fa per dire), come testimoniano le nostre foto, salta all’occhio. Ma non è soltanto un problema di manutenzione, pure importante.

 

Via Fileni, lavori in corso per marciapiede ipovedenti

Chi vive infatti nel lato sud della via, opposto a dove è in corso la realizzazione del marciapiede per ipovedenti (che ha delle misure standard) lamenta che la nuova opera «di fatto restringe un po’ la carreggiata rispetto a come era in precedenza, carreggiata già non larga, per cui ci troviamo col rischio delle automobili che transitano a pochi centimetri dai portoni di ingresso delle nostre abitazioni. Non è assurdo dire che c’è da aver paura ad affacciarsi, anche perché con lo stato dell’asfalto e il fatto che nella salita gli automobilisti tendono ad aumentare la potenza dei mezzi per mantenere inalterata la velocità».

 

Abbiamo verificato ed effettivamente il marciapiede in fase di costruzione è largo esattamente lo spazio prima delimitato dalla striscia bianca continua, a protezione dei pedoni. Questi avevano però anche dei paletti di sicurezza, i quali, tuttavia, non erano posti esattamente sul punto della striscia, ma internamente a questi. Parliamo dunque di una decina di centimetri di restrizione, la quale evidentemente va a esacerbare una situazione già difficile in precedenza.

 

«Abbiamo parlato con i funzionari del Comune: capiamo le esigenze dei visitatori e dei non vedenti, ma qualcosa va fatto per consentirci di uscire di casa in sicurezza: dossi, dissuasori, o una Ztl, ma il problema va risolto» concludono.

 

 


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