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Samb, la “rivoluzione dolce” di Massi a prova di “sambenedettesità”

SERIE D - Non solo Palladini allenatore e il suo staff tecnico (Voltattorni, probabilmente anche Beni), ma forse anche Visi come preparatore dei portieri, ipotesi Di Renzo preparatore atletico, lo stesso De Angelis direttore sportivo, e una ipotesi Saggiomo per il ritorno nel settore giovanile. L'unico ingresso esterno sarebbe quello di Faccioli: il 29 incontro a Milano, dopo di che si conosceranno meglio i dettagli e si inizierà il calcio mercato
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Vittorio Massi alla presentazione della Samb nell’agosto 2023

 

di Pier Paolo Flammini

 

Giovedì di saluti, per la cena di fine anno con calciatori e staff tecnico, e da oggi, venerdì 24 maggio, si passa davvero alla programmazione per il futuro nella Samb. Giorni di incontri e di conferme, di valutazioni e di punti fermi ancora non comunicati ufficialmente.

 

Probabilmente lo snodo fondamentale potrà essere il 29 maggio prossimo, quando Massi a Milano incontrerà il direttore generale Luca Faccioli, già alla Samb in una breve parentesi durante il primo anno di Renzi, finita in modo burrascoso come tutto ciò che ha toccato l’ultimo presidente romano che si è avvicendato negli Anni Duemila alla guida della Samb. In quel periodo Faccioli e Massi ebbero modo di conoscersi e apprezzarsi reciprocamente: Faccioli è un uomo di Infront, multinazionale specializzata nell’organizzazione di eventi sportivi, e questo potrebbe essere un gancio per il futuro.

 

Il Sì o il No rispetto a Faccioli – Massi ha dichiarato di avere altri incontri per il ruolo di direttore generale, a Pescara ad esempio: l’unica certezza è che questa figura sarà presente – sarà un passaggio determinante perché a cascata arriveranno le decisioni alle quali si sta lavorando già da tempo e che con ogni probabilità verranno rese note tra la fine di maggio e la prima settimana di giugno. Il tutto per arrivare in tempi brevi alle conferme e agli addii e quindi agire nel calciomercato estivo con tempestività.

 

Direttore generale dunque (Faccioli), e poi allenatore (Palladini) e a quel punto il resto dello staff tecnico. Massi dovrà sentirsi con Mancinelli, e trovare una collocazione al tecnico recanatese. Perché Palladini, da sempre, ha un proprio staff a prova di “sambenedettesità”: Gigi Voltattorni è il suo secondo, Giancarlo Beni allenatore dei portieri. Per questo ruolo il direttore sportivo De Angelis (confermato) sta sondando la disponibilità anche di Stefano Visi. Come Palladini (e Fanesi: il consulente esterno però non sarà più di fatto in società), Visi fa parte della nidiata d’oro del settore giovanile rossoblù di inizio anni ’90. E come Palladini è stato una bandiera della Samb, con tanto di ruolo di vice allenatore durante il periodo Renzi, dietro Sante Alfonsi. Lo scorso anno ci fu il suo arrivo a Giulianova, con qualche dichiarazione che i tifosi hanno interpretato di ostilità del progetto di Vittorio Massi, ovvero la trasformazione del Porto d’Ascoli in Samb.

 

Acqua passata, aggiungiamo noi, perché la serietà e l’attaccamento ai colori di Stefano Visi sono fuori discussione, così come la sua capacità tecnica. Lo stesso si può dire di Giancarlo Beni.

 

E veniamo ad altri tasselli dello staff tecnico. Per il ruolo di preparatore atletico ci sarebbe un contatto con Maurizio Di Renzo, nella seconda parte della scorsa stagione alla Fermana. Nato a San Benedetto anche lui (come Palladini, De Angelis, Beni, Voltattorni), Di Renzo viene valutato come uno dei preparatori più validi disponibili, e in passato ha lavorato per piazze importanti come Cagliari, Livorno, Palermo, e anche nel Pescara quando ci giocava proprio Palladini. La Samb lo aveva messo nell’obiettivo già da mesi, quando la flessione in campionato era stata imputata, tra l’altro, anche – soprattutto? – a una cattiva condizione atletica.

 

Per il settore giovanile – da capire in che ruolo – si fa spazio anche l’ipotesi di Fabio Saggiomo, già alla Samb giovanile prima dell’arrivo di Massi, e pronto a tornare a guidare i giovani rossoblù. Saggiomo nelle ultime partite di campionato ha assistito a molti incontri della Samb. E – altro particolare non da poco – anche lui arriva sempre dalla nidiata dei vari Fanesi e Palladini, avendo svolto il settore giovanile nella Samb e esordito tra i professionisti con i rossoblù. Insomma, anche se romano di nascita, è sambenedettese acquisito da più di tre decenni.

 

Palladini, eventualmente Visi, Voltattorni, De Angelis, Saggiomo, Di Renzo: un chiaro segnale di “sambenedettesità“. E forse è solo l’inizio di una sorta di “rivoluzione dolce“, una immissione di spessore rossoblù per un trapasso da quel che fu il Porto d’Ascoli a un’altra realtà, di fatto professionistica. Un percorso che per compiersi avrebbe bisogno di un paio d’anni almeno, ma i tempi attesi dalla tifoseria sono più brevi. L’unico esterno, anche se conosce San Benedetto, sarebbe proprio il direttore generale Faccioli, nel caso del suo arrivo.

 

Pochi giorni e sarà tutto più chiaro, e si passerà ufficialmente alla fase di calcio mercato.



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