Ascoli, Di Carlo saluta e si accasa al Gubbio: «Sfida difficile, ma mi sono tolto anche delle soddisfazioni»

CALCIO - Con l'annuncio della scelta di Patti e Tomei, è partita la programmazione della prossima stagione sportiva da parte della nuova proprietà, adesso concentrata sulla scelta del nuovo direttore generale. Sui social è arrivato il saluto di Sforzini, ai saluti il 30 giugno. Il tecnico classe 1964 ritroverà il Picchio da avversario
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di Salvatore Mastropietro

 

Per la finalizzazione formale del cambio di proprietà manca solo l’annuncio ufficiale, ma intanto in casa Ascoli è partita la programmazione della nuova stagione sportiva grazie all’ufficializzazione delle figure individuate per gestire l’area tecnica: l’allenatore Francesco Tomei e il direttore sportivo Matteo Patti.

 

Domenico Di Carlo e Ferdinando Sforzini, entrambi ai saluti (foto Ascoli Calcio)

E’ iniziato, intanto, il periodo dei saluti dei tesserati in scadenza il prossimo 30 giugno. Non solo gli undici calciatori, ma anche l’attuale diesse e lo staff tecnico. Ferdinando Sforzini, subentrato a Emanuele Righi “ad interim” durante le fasi finali dello scorso mercato di gennaio, ha affidato al proprio profilo “Instagram” un messaggio per la piazza bianconera: «Sono stati dei mesi intensi dove ho capito che cosa rappresenta l’Ascoli per gli Ascolani, mi avete trasmesso questo senso di appartenenza che ho cercato di rispettare in ogni mia scelta. Mi sarebbe piaciuto iniziare un nuovo percorso per riportare l’Ascoli dove merita. Da oggi avrete un tifoso in più! Spero sia un arrivederci».

 

A parlare è stato anche Domenico Di Carlo, sollevato “virtualmente” dall’incarico già all’indomani della chiusura del campionato dall’ormai ex patron Massimo Pulcinelli, che si appresta a diventare nelle prossime ore il nuovo allenatore del Gubbio al posto dell’ex bianconero Gaetano Fontana. Sulle colonne del “Giornale di Vicenza”, il tecnico classe 1964 ha dichiarato sull’esperienza in bianconero: «È stato difficile, soprattutto ad Ascoli nell’ultima stagione. I tifosi erano sempre arrabbiati, c’era un forte attrito con la proprietà e nessuno remava dalla stessa parte. Quella di Ascoli è stata per me la sfida più difficile ma mi sono anche tolto delle soddisfazioni, lanciando per esempio alcuni giovani».



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