Colpo di scena nel processo che vede imputato un uomo accusato di aver abusato della figlia minorenne della compagna. Stamane, di fronte al giudice Rita De Angelis, è stata ascoltata la sorella della vittima che di fatto ha ritrattato le accuse fatte in passato verso il patrigno. Riguardo agli abusi la ragazza avrebbe fatto riferimento a dei racconti ascoltati dalla sorella smentendo di aver assistito dal vivo alle violenze. Una versione molto diversa da quella fornita in passato. Il processo, che si sta svolgendo con rito abbreviato, è stato aggiornato ad aprile quando sarà ascoltata la vittima delle presunte violenze. Nei guai era finita anche la madre della ragazzina accusata di favoreggiamento e false dichiarazioni ai carabinieri. La vittima e il padre si sono costituiti parte civile attraverso l’avvocato Stefano Pierantozzi.
LA VICENDA – I fatti risalgono ad alcuni anni fa in un comune dell’Ascolano. La donna aveva affidato le figlie al compagno che invece di accudirle nel migliore dei modi avrebbe finito per abusare sessualmente di una delle minori. Secondo la ricostruzione della Procura (rappresentata dal pm Mara Flaiani) l’uomo condusse le ragazzine in auto in una zona appartata del paese iniziando a toccarne una nelle parti intime contro la propria volontà. Anche dopo il manifesto rifiuto, il patrigno continuò a palpeggiare la piccola inseguendola fuori dalla vettura. La donna invece deve rispondere dei reati di favoreggiamento e di false dichiarazioni ai Carabinieri per aver negato i problemi tra le figlie e il compagno e altre circostanze poi smentite da altre persone.
Patrigno “orco”, il giudice vuole sentire la vittima delle violenze
Minore violentata, patrigno alla sbarra Nei guai anche la madre che lo “copre”
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