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La cripta di Sant’Emidio svela restauro e segreti (Tutte le foto)

ASCOLI - Dopo i lavori effettuati in uno dei luoghi più cari agli ascolani, alla presenza del vescovo Gianpiero Palmieri, del sindaco Marco Fioravanti e di Mario Tassi presidente della Fondazione Carisap che ha stanziato un contributo di oltre mezzo milione di euro
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La prima messa celebrata nella rinnovata Cripta

 

Sabato 25 febbraio alle ore 15330 presentazione ufficiale al Duomo di Ascoli del restauro della Cripta di Sant’Emidio, alla presenza del vescovo Gianpiero Palmieri, del sindaco Marco Fioravanti, del presidente della Fondazione Carisap Mario Tassi, altre autorità e tanti cittadini.

 

I restauri sono stati effettuati da Dario Di Flavio e Daniela Lenzi, i quali illustreranno le principali modalità operative del lavoro e i ritrovamenti artistici che portano nuova luce alla storia e alla pittura del nostro territorio.

 

Interverranno il direttore dei lavori, l’architetto Daniele Di Flavio, gli esperti architetto Michele Picciolo e la professoressa Maria Elma Grelli e Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei beni culturali.

 

Nell’occasione un particolare ricordo sarà dedicato ai compianti Don Angelo Ciancotti, l’ex parroco della Cattedrale prematuramente scomparso che ha fortemente voluto e seguito l’opera di restauro, e Rino Altero Angelini responsabile del progetto fino alla sua scomparsa.

 

L’intervento è stato possibile grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli che ha stanziato un contributo di 503.800 euro del “masterplan terremoto” (piano pluriennale 2017-2019).

 

«Questo restauro – dice il vescovo Gianpiero Palmieri – ha rivelato i tesori d’arte che la fede del popolo ascolano ha collocato intorno alla tomba di Emidio, colui che ha portato il vangelo e il battesimo nella nostra terra. Emerge negli affreschi restaurati delle volte e delle tombe la grande devozione del popolo a Maria Madre di Dio, ai suoi santi e in particolare a Sant’Emidio, devozione che è espressa dalla luce delle colonne bianche e dai colori degli affreschi.  È cancellata per sempre la percezione di una cripta scura e triste, per dare risalto ad un luogo spazioso e vivace, ricco di storia e di vita».

 

«La Fondazione Carisap dichiara il presidente della Fondazione Carisap Mario Tassi  conferma la propria vicinanza al territorio, intervenendo sia in ambito sociale e sia nella cultura per valorizzare i luoghi che caratterizzano l’identità, la storia e le tradizioni espressione dell’appartenenza di comunità. L’intervento sostenuto nella Cattedrale di Ascoli ha impegnato importanti risorse economiche per ridare vita ad un luogo caro alla storia ed alla religione e per riportare allo splendore opere d’arte e di devozione popolare. Luoghi che ora possono essere rivissuti in tutta la loro bellezza e significato di senso».

 

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