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Maltignano, il sindaco Falcioni ufficializza la ricandidatura: «Onorato di rimettermi in gioco»

ELEZIONI - Sarà alla guida della lista civica "Democrazia e Trasparenza" per le comunali dell'8 e 9 giugno. È già stato primo cittadino dal 1999 al 2009 e dal 2014 ad oggi. In caso di affermazione si tratterebbe del quinto mandato, il terzo consecutivo
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Armando Falcioni ufficializza la sua candidatura a sindaco di Maltignano, ruolo che ha già ricoperto dal 1999 al 2009 e dal 2014 ad oggi. In caso di affermazione, dunque, si tratterebbe del quinto mandato, il terzo consecutivo. Una specie di record per il piccolo centro posto al confine con l’Abruzzo, che sarà chiamato anch’esso al voto nel weekend dell’8-9 giugno.

 

Falcioni, 61 anni, laureato in Scienze Agrarie, direttore del Consorzio Vini Piceni, sarà alla guida della lista civica “Democrazia e Trasparenza” per le elezioni comunali di Maltignano dei giorni 8 e 9 giugno.

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«Garantiremo certezze e continuità tra esperienza e giusto rinnovamentospiega . Sono onorato di rimettermi in gioco. Ho accettato la ricandidatura perché ho trovato un gruppo di persone al mio fianco che hanno dato quella spinta che spesso è determinante. Una giusta armonia tra visi giovani ed entusiasti, persone più adulte di serietà personale e professionale indiscutibili fino all’esperienza di chi ha voluto riconfermarsi al mio fianco. Mi sento debitore nei confronti della comunità che ha creduto in me fino ad ora e dei consiglieri uscenti, leali e coerenti, che mi hanno accompagnato in questa legislatura».

 

«Dopo i terribili anni della pandemia che ci hanno inevitabilmente frenato, occorre dare seguito ai tanti progetti – continua Falcioni -. Lavori pubblici in corso da terminare, altri che partiranno tra qualche mese e che sono frutto di quel lavoro certosino di ricerca di tante risorse a fondo perduto che abbiamo reperito dopo anni di lavoro. Ma ci sono altre motivazioni: il nostro paese ancora ferito dal sisma ha bisogno di una ulteriore  spinta alla ricostruzione nonostante i tanti rallentamenti burocratici, vogliamo migliorare le nostre scuole, alcune rinnovate ed ammodernate e nel contempo aumentare l’offerta formativa ed i servizi ad esse collegate, nonché dare seguito ai tanti fondi in procinto di finanziamento per le aree verdi e quelle sportive».

 

«Inoltre – conclude – una società che cambia non può negare l’esigenza di una politica per gli anziani ancora più incisiva. Confermeremo anche la nostra ferma posizione nella difesa del nostro bilancio, come fino ad ora abbiamo fatto brillantemente con i nostri legali, riguardo i contenziosi degli anni ottanta».



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