Kursaal, l’opposizione anticipa interrogazione: «Un fallimento, il bando ha condizioni inaccettabili»

GROTTAMMARE - L'Amministrazione comunale aveva indetto una procedura ad evidenza pubblica per concedere in uso questi locali, ma è andata deserta. L'argomento sarà al centro del Consiglio comunale del prossimo 16 giugno
...

di Edoardo Ciriaci

Nessuna offerta per il locale commerciale al piano terra del complesso Kursaal a Grottammare, alla scadenza del bando ad evidenza pubblica per concedere in uso questi locali, con una base d’asta di 18.000 euro annui più Iva.

La procedura è andata deserta, nonostante la posizione invidiabile dell’immobile, al centro di una delle piazze principali della città, costantemente frequentata da turisti e residenti soprattutto d’estate e durante le festività.

Con parole al veleno l’opposizione definisce il triste epilogo: «Un’occasione persa, o forse, un clamoroso fallimento della gestione comunale».

Sarà questo il tema centrale nel prossimo consiglio comunale in programma il 16 giugno prossimo.

L’interrogazione sarà mossa dalla consigliera Federica Concetti del gruppo “Grottammare C’è” con il chiaro obiettivo di trovare una risposta alle condizioni del bando che l’opposizione giudica inaccettabili.

 

Federica Concetti

Per Concetti a scoraggiare potenziali candidati sono le regole stringenti del bando: «Il futuro concessionario dovrà farsi carico, oltre all’affitto oneroso, dell’apertura, della chiusura, vigilanza e custodia dei locali del MIC (Museo Illustrazione Comica) per ben 350 ore all’anno». Tra i requisiti anche la conoscenza della lingua inglese (livello B1) , fornitura di informazioni turistiche e l’assunzione della responsabilità di eventuali danni a opere e impianti del museo.

«È assurdo pensare di scaricare oneri e responsabilità legate a un servizio museale su un’attività commerciale», rincara.

 

Una situazione però, risponde l’Amministrazione, che si è sempre verificata anche con i precedenti proprietari. Anche in questo va ricercata la ragione di un costo definito “basso” dell’affitto (1500 euro al mese) rispetto al reale valore del locale. Un compromesso che ha sempre consentito una programmazione chiara e organizzata. Tutto da vedere cosa accadrà quest’anno. 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X