Consiglio Comunale San Benedetto
di Giuseppe Di Marco
Sembra essersi aperta col botto, la settimana politica di San Benedetto. Simone De Vecchis infatti è passato in Forza Italia e, di conseguenza, sono aumentate a dismisura le voci che vedrebbero gli azzurri farsi stampella dell’Amministrazione Spazzafumo.
Uno schema ancora tutto “fantapolitico” in cui Stefano Muzi diventerebbe assessore e Valerio Pignotti, già segretario provinciale, entrerebbe in Consiglio, formando assieme a De Vecchis quel tandem che occorre al sindaco per avere 13 voti a sostegno e risolvere la crisi. Ma è così che stanno le cose?
Che si sa, sul fronte di destra? Al momento Forza Italia non ha intenzione di spaccare la coalizione a pochi mesi dalle Regionali. Inoltre va detto che, al momento, di Forza Italia fa parte – e non in un a posizione di secondo piano – anche Pasqualino Piunti, che certamente non darebbe mai il proprio sostegno all’imprenditore che lo ha battuto nel 2021. Il partito oltretutto avrebbe aderito alla mozione di sfiducia per dare il “colpo di grazia” all’Amministrazione. Mozione di sfiducia che non è mai stata presentata, evidentemente per mancanza di voti. Chi non ha aderito, in Consiglio? La risposta a questa domanda può dire molto sugli sviluppi di questa vicenda.
Oltretutto Simone De Vecchis, che fino a poco fa era membro di Azione, avrebbe potuto trovare una strada più semplice per appoggiare il vertice comunale: magari cercando di formare un gruppo di quel partito con Umberto Pasquali, che pure ne fa parte assieme a Martina De Renzis. Certo, a quel punto sarebbe stato necessario un altro membro del Consiglio per reggere Spazzafumo. Ed è qui che entrano in gioco gli altri membri dell’assise.
Tolti i partiti di destra, chi rimane per «dare una mano», come ha detto Spazzafumo qualche giorno fa? Gli unici tasselli non inamovibili sono le due consigliere del gruppo misto Luciana Barlocci e Annalisa Marchegiani, oltre che alle due di San Benedetto Viva, Giselda Mancaniello e Barbara De Ascaniis.
La prima ipotesi è di difficile – ma non impossibile – realizzazione. Marchegiani e Barlocci si sono sempre dichiarate estremamente critiche nei confronti di Spazzafumo, eccezion fatta per la vicenda Ciip. Inoltre la combinazione sarebbe difficile da fare: a chi eventualmente offrire un assessorato?
Strano ma vero, il primo interlocutore di Spazzafumo resta la lista coordinata da Gianluca Pompei. E’ con San Benedetto Viva che, più probabilmente, verrà trovato un accordo per portare avanti l’Amministrazione.
Certo, in quel mano il vertice comunale bacerebbe la mano che gli ha rotto il naso. Ma il boccone per andare avanti fino al termine del mandato, ora, è più che mai necessario.
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