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Fondazione, in corsa ci sono
Dragoni, Galeati e Olivieri
Poltrona che vale un sindaco

Domanda: quanto “vale”, in termini di potere e prestigio, la presidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno? Molto ma molto. C’è addirittura chi considera questa carica, con i tempi grami che corrono per le casse pubbliche, alla stregua di quella di sindaco
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di Franco De Marco

Giuseppe Olivieri

ASCOLI – Domanda: quanto “vale”, in termini di potere e prestigio, la presidenza della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno? Molto ma molto. C’è addirittura chi considera questa carica, con i tempi grami che corrono per le casse pubbliche, alla stregua di quella di sindaco. Comunque, per Ascoli, conta davvero tanto.
Oggi il patrimonio della Fondazione Carisap è di ben 280 milioni euro più euro meno. Scusate se sono bruscolini. Di sicuro il merito di aver messo in cassaforte tanto denaro va al presidente ancora in carica, per pochi mesi, fino a marzo, Vincenzo Marini Marini.
In 17 anni, tanto è durato il suo governo, la ricchezza della Fondazione è raddoppiata passando da 140 a 280 milioni  grazie ad operazioni di Borsa molto fruttuose e ad altre indovinate operazioni economiche (vedi vendita delle quote della ex Carisap a Intesa Sanpaolo). Domani venerdì scadono i termini per la presentazione delle candidature alla successione di Marini Marini che, secondo statuto, non può più ricandidarsi e almeno per 3 anni deve stare a riposo. Poi chissà. Deve lasciare il testimone anche il vice presidente Sergio Maria Remoli.
Fino ad oggi sono state presentate tre candidature: Piera Alessandra Dragoni, Angelo Davide Galeati e Giuseppe Maria Olivieri. Sembra assai improbabile che nelle ultime ore possa presentarsi un altro pretendente soprattutto interno.

Angelo Davide Galeati

Dragoni, 58 anni, giornalista pubblicista, ex Difensore civico del Comune di Ascoli, è stata proposta da Arnaldo Treggiari di Amandola. Angelo Davide Galeati, 40 anni, laurea in Scienze Politiche, membro del Cda della Fondazione dal 2016, amministratore delegato dell’impresa lattiero-casearia di famiglia Sabelli, e consigliere di amministrazione in aziende del gruppo, è stato proposto da 7 consiglieri: Anna Monini, Matteo Meletti, Benedetta Trevisani, Rosanna Travaglia, Longino Carducci, Giuseppe Matricardi e Susi Santarelli.
Giuseppe Maria Olivieri, 63 anni, geometra, amministratore di diverse imprese nel settore edile e immobiliare, tra i fondatori della mensa dei poveri Zarepta, è stato proposto da Vincenzo Catani parroco di San Pio X di San Benedetto.  Stando alle firme di presentazione Galeati appare il netto favorito. Ma non si può mai dire. Se domani scadono i termini per la presentazione delle candidature, per l’elezione del nuovo presidente bisognerà attendere marzo 2018 con un ultimo scampolo nelle mani di Marini Marini.
C’è da sottolineare un aspetto: chiunque dei 3 sarà eletto non potrà aspirare ad un secondo mandato poiché tutti e tre hanno alle spalle un precedente incarico in seno alla Fondazione e non ne è consentito un terzo. Il nuovo presidente dunque avrà sì e no il tempo di “ambientarsi”poi, fra 4 anni, dovrà lasciare il posto ad un altro.  Di sicuro questa “competizione” è molto sentita negli ambienti politici ed economici della città.

Piera Alessandra Dragoni

Ma chi sono coloro che a marzo eleggeranno il nuovo presidente della Fondazione? Sedici componenti su diciotto dell’Organo di indirizzo: Dragoni e Olivieri, pur facendo parte dell’Organo di indirizzo, essendo candidati, non possono votare.
Ecco l’identikit dei 16:  Longino Carducci (Offida, ingegnere, ex sindaco di Offida), Vincenzo Catani (San Benedetto, parroco di San Pio X a San Benedetto), Angelo Ciancotti (Ascoli, parroco della Cattedrale), Simona Flammini (Ascoli, laurea in Management e sviluppo economico, dipendente dell’Ufficio Scolastico Regionale), Giorgio Giantomassi (Ascoli, architetto), Enrico Guido Lattanzi (medico, già responsabile del servizio di ecografia dell’ospedale Mazzoni),  Alessandra Marini (Amandola, laurea in Economia, amministratrice di una società consortile), Giuseppe Mastrogiovanni (Ascoli, già dirigente di Commissariati di Pubblica Sicurezza e Questore di Ascoli), Giuseppe Matricardi (Ascoli, ingegnere, imprenditore), Matteo Meletti (Ascoli, laurea in Economia, manager dell’azienda di famiglia), Anna Monini (Ascoli, architetto, ha curato anche il restauro del Caffè Meletti), Susi Santarelli (Ascoli, laurea in Economia, fa parte del Cda dell’impresa di famiglia), Rosanna Travaglia (Ascoli, ha lavorato nel campo delle assicurazioni), Arnaldo Treggiari (Amandola, perito tecnico industriale, impiegato nella Pubblica Amministrazione), Benedetta Trevisani (San Benedetto, già insegnante, presidente emerito del Circolo dei Sambenedettesi) e Raniero Viviani (San Benedetto, dottore commercialista, docente) .


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