La Lega regionale ha incontrato il vice ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Alessandro Morelli per affrontare le priorità in tema di strade e ferrovia, argomenti che dovranno colmare il cronico ritardo delle Marche in tema di infrastrutture.
Al tavolo con il viceministro il deputato Riccardo Augusto Marchetti, commissario della Lega Marche, ed il consigliere regionale Andrea Maria Antonini, presidente della terza commissione regionale Infrastrutture, Trasporti e Viabilità.
«Al vice ministro Morelli – aggiungono Marchetti e Antonini – abbiamo fatto un primo quadro delle criticità e delle proposte elaborate con i colleghi del gruppo consiliare regionale Marinelli, Menghi, Marinageli, Biondi, Bilò, Cancellieri e Serfilippi.
Le infrastrutture viarie non sono solo una priorità regionale, ma anche l’indispensabile collante tra entroterra e reti di scorrimento per consentire alle zone più interne di rinascere dopo il sisma.
Il prossimo sopralluogo di Morelli sarà fondamentale per dare impulso ai lavori.
Per i collegamenti su rotaia puntiamo su Ferrovia dei due Mari, Orte-Falconara e Fano-Urbino.
Per la rete stradale oltre alla terza corsia dell’A14 da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto, fari puntati sulla Mezzina per il tratto mancante di Campiglione di Fermo-Offida, sull’Ascoli-Teramo e la Salaria oltre ad altri progetti di collegamento funzionale: Fano-Grosseto e galleria della Guinza, collegamento Fabriano-Fossombrone e San Severino-Castelraimondo, Pedemontana Sarnano/Amandola/Comunanza/Roccafluvione, i ponti del casello di Porto Sant’ Elpidio e di Rotella, la MareMonti Amandola-Porto San Giorgio ed il potenziamento del Lungotenna».
«Il vice ministro verrà a breve nelle Marche – riferiscono Marchetti e Antonini – per visionare direttamente sul territorio le esigenze di intervento con azioni diffuse e di sostanza, a partire dalla E78, e che da troppo tempo attende di essere sbloccate.
Troverà nel nostro consigliere Antonini tutto il supporto e le competenze necessarie per affrontare il problema in maniera organica e con l’equilibrio necessario tra gli interventi per collegare efficacemente il territorio nel suo complesso».
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