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Ballarin, Marcozzi: «Quell’area, amata da tutti, verrà restituita alla dignità che merita»

SAN BENEDETTO - La demolizione dell'ex stadio continua a suscitare confronto di opinioni anche polemiche. Interviene il comitato "Parco sul Mare" che aveva ottenuto anche l'appoggio di Spazzafumo prima della vittoria elettorale: «La città è cambiata, ha bisogno di spazi inclusivi»
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Progetto Ballarin, un Parco sul mare, un rendering

 

di Pier Paolo Flammini

 

Ribadisce un concetto che avevamo espresso in un più ampio commento sull’abbattimento dell’ex stadio Fratelli Ballarin (clicca qui per leggere), il presidente del Comitato “Ballarin, la Porta della Città, un Parco inclusivo sul Mare“, Fabrizio Marcozzi. Concetto che non può essere messo in dubbio, seppur legittimamente avversato nelle sue conseguenze.

 

Progetto Ballarin, un Parco sul Mare

Ovvero che l’attuale Amministrazione Comunale, votata al ballottaggio dalla maggior parte dei sambenedettesi che si sono recati alle urne, aveva previsto nel proprio programma l’abbattimento della Curva Sud. Scrive infatti Marcozzi: «Si dimentica che i cittadini hanno eletto un sindaco che in campagna elettorale aveva condiviso le nostre idee firmando una lettera d’impegno che prevede la demolizione totale delle strutture compresa la Curva Sud».

 

«Sappiamo tutti quanto è doloroso non poter rivivere negli stessi luoghi le stesse emozioni di certi momenti della nostra vita, ma la nostra città è cambiata, oggi abbiamo bisogno di spazi inclusivi, liberamente fruibili per essere utilizzati in sicurezza dalla stragrande maggioranza delle persone», continua.

 

«In questa fase di inizio e proseguo dei lavori nel realizzare il progetto a firma dell’architetto Guido Canali certi politici, prevalentemente della passata amministrazione (clicca qui), stanno dando sfogo a esternazioni del tipo  “La storia non si demolisce”, “La curva sud del Ballarin è nella storia della città, va salvata”, “La memoria non si cancella”» scrive il portavoce.

«Queste affermazioni, a mio e personale parere, sono un evidente maldestro tentativo strumentale per raggranellare consenso elettorale, rischiando gravemente di fomentare ostilità con la conseguenza di disordini sociali. Se nell’ultima campagna elettorale questi politici avessero accolto il nostro invito a presentare anche il loro progetto presso l’associazione “Mare Bunazz” (tra l’altro un progetto presentato solo per partecipare al bando del Pnrr ancora oggi sconosciuto a tutti, di certo non partecipato e condiviso con i cittadini) forse, buon per loro, le cose sarebbero andate in maniera diversa» è la stoccata di Marcozzi.

 

Il quale conclude: «Siamo convinti che in quella zona della nostra città, amata da tutti, verrà restituita la dignità che merita».

 

Curva Sud del Ballarin: «Un vuoto urbano che deve essere mantenuto vivo»

 


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