di Maria Nerina Galiè
La ricostruzione è lenta nel piceno e nel fermano, l’industria tentenna, il turismo deve ancora “crescere”. Ma nella terra ci sono le risorse necessarie per far risorgere paesi e territori provati dal terremoto ed ora a rischio di spopolamento. E’ questo lo spirito alla base del “Mercato della Terra”, proposto da Slow Food tra le iniziative a sostegno delle aziende agricole colpite dal sisma, subito raccolto dall’amministrazione comunale di Comunanza e finanziato, nella scorsa primavera, dalla Fondazione Carisap. Questo l’obiettivo che ha animato produttori ed organizzatori a portare la loro esperienza a “Terramadre” il Salone del gusto, a Torino dal 20 al 24 settembre, insieme con la cooperativa di Comunità “Sibillini”. Ruolo di quest’ultima, supportare l’organizzazione in fiera e fornire il personale per lo stand. Nell’ambito della manifestazione, domenica 23 settembre, due importanti momenti di confronto per la delegazione di casa nostra. La mattina, ne sono stati protagonisti Ugo Pazzi, presidente Slow Food Marche e Nelson Gentili, responsabile dei presidi regionali.
Il pomeriggi è stato caratterizzato dal convengo “I Mercati della Terra si incontrano”, uno scambio di esperienze di oltre 70 mercati contadini mondiali e coerenti con la filosofia Slow Food che si riassume nel motto: “Cibi, vini, prodotti della terra, buoni per il palato, puliti per l’ambiente, giusti per la società e a km 0. Prezzi equi, per chi compra e chi produce”.
Tra i relatori Tommaso Annibali consigliere comunale di Comunanza e responsabile del Mercato della Terra. «Oltre me – ha riferito – a parlare c’erano i rappresentanti di Polonia, Stati Uniti e Uganda. Con grande orgoglio ho rappresentato il nostro piccolo territorio di fronte ad una platea prestigiosa e competente». Tre i punti toccati dalla relazione di Annibali, che ha destato l’interesse di molti colleghi sia nazionali che esteri. «Il “Mercato della Terra” nasce per rilanciare il territorio e scongiurare lo spopolamento, partendo dalle risorse esistenti e facendo leva sulla “popolazione attiva”. Questo termine comprende gli agricoltori, che hanno l’opportunità di lavorare di più e meglio, ma anche i consumatori che, trovando soddisfazione per la spesa quotidiana, hanno meno motivo di allontanarsi. Il secondo punto riguarda la risposta turistica e promozionale dei Sibillini e della vallata, attraverso l’attrattiva del prodotto di qualità accanto alle bellezze dei luoghi. Ma per raggiungere questo obiettivo, e siamo al terzo punto, dobbiamo avere un consumatore “educato” dal punto di vista alimentare e un produttore in grado di affrontare le sfide di un mercato competitivo ad alti livelli». Una bella sfida per gli agricoltori. Sono già maestri nel loro campo, inteso come settore ma anche quello che coltivano da anni. Adesso dovranno diventare anche bravi promotori di se stessi e dei loro prodotti. Fiere ed eventi a cui parteciperanno sempre più assiduamente con il “Mercato della Terra” e Slow Food, saranno un valido aiuto.
Tante le soddisfazione e rinnovato l’impulso per andare avanti, sulla strada del ritorno da Torino, lunedì 24 settembre, per i produttori piceni e fermani, che hanno avuto la possibilità di farsi conoscere a livello mondiale nello stand messo loro a disposizione dalla Regione Marche e dalla Camera di Commercio di Ascoli Piceno.
Sono Settimio Carboni con l’azienda agricola “Mestechì”, Roberta Baigueri de “Il Verdecammino”, Chiara Russo dell’azienda “Amargi”, “ Il Gelso Rosso” di Scilla, Roberto Tempestilli per l’azienda “Ca’stilluccio”, Andrea Servili per l’ azienda “Villa Conti”, Lavinio Manconi per “Zafferano Piceno”, Laura Maroni con i suoi succhi di frutta confetture e tisane, Mauro Massacci del “Birrificio Le Fate”, Adorno Tizi esperto di farine e Francesco Fortuni, leader locale in fatto di legumi.
Il prossimo appuntamento, la 51° edizione della Fiera degli uccelli, il 7 ottobre a Comunanza, occasione in cui il “Mercato della Terra”, primo delle Marche, festeggerà il suo compleanno.
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