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L’appello di Casini e Cesetti:
«Decontribuzione non solo
per le imprese abruzzesi»

ASCOLI - I consiglieri regionali del Pd hanno presentato una mozione che è stata sottoscritta dall'intero gruppo: «Vogliamo evitare un sopruso che rischia di generarsi nei confronti di cittadini, imprese e territori gravemente colpiti dalla crisi industriale prima e dal terremoto poi»
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Il vicino Abruzzo molto più vantaggioso dal punto di vista del costo del lavoro? Parte la mobilitazione del mondo politico marchigiano per evitare una nuova beffa dopo quelle passate. In ballo c’è una forte decontribuzione (-30%) per le nuove assunzioni in arrivo per le impese ricadenti al di là del Tronto.

E così i consiglieri regionali del Pd, Anna Casini e Fabrizio Cesetti, sono i primi firmatari di una mozione in consiglio regionale, sottoscritta dal gruppo assembleare del Partito Democratico, per far si che nella prossima legge finanziaria vengano estesi i benefici delle misure decontributive alle assunzioni anche alle aziende localizzate nelle aree di crisi industriale complessa della Regione Marche. Chiedono inoltre che venga prorogata la mobilità in deroga e la Naspi per i lavoratori delle aree di crisi complessa della Regione Marche che ad oggi non risulta rifinanziata.

«Vogliamo evitare -affermano- un sopruso che rischia di generarsi nei confronti di cittadini, imprese e territori gravemente colpiti dalla crisi industriale prima e dal terremoto poi. Paradossale sapere che a pochi chilometri di distanza ci siano condizioni più vantaggiose sul costo del lavoro, nonostante nelle Marche siano presenti Aree di Crisi, a testimonianza delle difficoltà che il mondo produttivo sta vivendo. Ciò potrebbe inoltre generare un effetto distorsivo sulle scelte localizzative delle aziende interessate a investire».

«La nostra è una richiesta di buon senso -aggiungono i consiglieri regionali- estensiva rispetto al cratere, che speriamo possa essere sostenuta da tutti i consiglieri regionali, a prescindere dalle forze politiche.

Durante il nostro governo, non ci sono mai stati problemi per il pagamento degli ammortizzatori nei confronti di centinaia di lavoratori, ora però c’è bisogno di un intervento diretto e forte della Regione Marche e per questo chiediamo un impegno concreto affinché venga allontanato lo spettro dell’assenza di ammortizzatori nei territori di crisi».


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