di Renato Pierantozzi
Da oggi, 9 dicembre, ritornerà l’acqua anche di notte in tutto il Piceno.
La grinta di Pino Alati
E’ il regalo di Natale della Ciip spa dopo il ripristino parziale delle settimane scorse (leggi l’articolo) a seguito dell’immissione nella rete idrica della risorsa (89/90 litri al secondo) spillata dalla nuova sorgente di Capodacqua.
In particolare torneranno a riempirsi i serbatoi di Castorano, Offida (Cappuccini, Borgo Miriam), Spinetoli, Acquaviva, Monteprandone, Castel di Lama, Castignano, Colli, Monsampolo, Montalto, Ripatransone e San Benedetto.
L’annuncio è stato dato dal presidente della società Pino Alati e dai massimi vertici dirigenziali in una conferenza stampa che è servita a fare il punto anche su altri temi caldi: dal clima intorno all’azienda alla questione dell’acquisto di una vasca della discarica Geta per lo smaltimento dei rifiuti.
«E’ un’operazione -afferma sempre Alati- che secondo me il cda ha una sua convenienza economica anche ancora non è stato concluso niente. Oggi, ogni anno, paghiamo circa 1,8/2 milioni per smaltire i fanghi in discarica. Se domani, ad esempio, riuscissimo a spenderne un milione riusciremo con il risparmio magari a tagliare le bollette. Anche il discorso con l’Iren per l’Uniproject va avanti e vedremo anche se ci sarà la volontà dei sindaci. Con la discarica e la ricerca di nuove sorgenti possiamo chiudere il cerchio. O forse la questione dei rifiuti sta facendo agitare qualcuno?Il nuovo bilancio sarà ancora in utile anche se ci sono alcuni movimenti in corso».
Il tracciato del nuovo acquedotto del Pescara
Alati poi torna a difendere a spada tratta l’azienda e i dipendenti anche dal fuoco incrociato delle critiche, anche dure, apparse sui social media.
«La critica è legittima, ma non l’imbrattamento -dice Alati- Non voglio querelare nessuno, ma le ingiurie e il dileggio non mi stanno bene. Sono anni che stiamo ricercando nuove sorgenti, ma non dimentichiamoci che servono le autorizzazioni per cui servono anche anni.
La Ciip è una squadra vera e il personale si è impegnato al massimo per non far mancare mai l’acqua a nessuno. Se poi la protezione Civile ci ha dato 5,5 milioni di euro per l’emergenza idrica e siamo soggetti attuatori per lavori per centinaia di milioni di euro tra l’anello dei Sibillini (230) e il nuovo acquedotto del Pescara (90) significa che l’azienda si è conquistata una sua credibilità».
Intanto da uno studio condotto a livello universitario emerge un dato shock: tra siccità e sisma la riduzione della risorsa idrica negli ultimi anni è stata pari a 8/900 litri al secondo che corrisponde al fabbisogno complessivo dei Comuni serviti dalla Ciip stessa.
Anche per le bollette dei terremotati, alla luce del recente provvedimento dell’Area, la Ciip annuncia rimborsi e conguagli a partire dal prossimo mese di luglio.
I SERBATOI CHE RIAPRIRANNO
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